Dirigenti scolastici/2. La valutazione e la tartaruga

La vicenda della valutazione dei dirigenti scolastici assomiglia sempre di più al noto paradosso di Zenone, secondo il quale il piè veloce Achille non riuscirà mai a raggiungere la pur lenta tartaruga perché la distanza tra i due, pur dimezzandosi ogni volta e tendendo all’infinitamente piccolo, non potrà mai azzerarsi.

Prevista dal Decreto legislativo n. 165/2001 contestualmente all’attribuzione della qualifica dirigenziale, oggetto negli anni successivi di parziali applicazioni su base volontaria, campionaria, sperimentale, la valutazione dei DS ha preso una forma definita tra il 2005 e il 2006 con la messa a punto del progetto SIVADIS (Sistema di Valutazione dei Dirigenti Scolastici), concordato fin nei dettagli tra Amministrazione, sindacati e associazioni professionali dopo una serie di passaggi e mediazioni, e poi trasfuso nei suoi elementi essenziali nel contratto 2002-2005 (art. 20).

Transitoriamente, in attesa della definitiva sistemazione, anche organizzativa, del sistema di valutazione, i dirigenti scolastici non sono stati di fatto valutati da nessuno e in nessuna forma minimamente credibile sul piano tecnico-scientifico (salvo che nell’ambito assai ristretto della sperimentazione del SIVADIS 3), tanto che la “retribuzione di risultato”, che doveva essere legata all’esito della valutazione, è sempre stata distribuita a pioggia, uguale per tutti.

La Finanziaria 2007 ha poi disposto il pratico accantonamento del SIVADIS, assegnando all’INVALSI (commissariato) il compito di formulare proposte sulla valutazione dei DS. Uscito dalla prolungata gestione commissariale con la nomina del presidente Piero Cipollone, fatta dal governo precedente e confermata dall’attuale, l’INVALSI ha prodotto la scorsa settimana un documento, visibile e scaricabile dal sito www.invalsi.it, che per alcuni aspetti si ispira al SIVADIS ma che si caratterizza per l’introduzione di un complesso strumento per la diagnosi e la pianificazione strategica denominato GPSS (Guida alla Progettazione del Servizio Scolastico).

Questo strumento – approfondito nel prossimo numero di Tuttoscuola – dovrebbe aiutare il DS a collocare la sua azione in un quadro di variabili oggettive riguardanti l’analisi dei processi, dei risultati e della soddisfazione da parte degli utilizzatori e degli erogatori, ma appare di assai difficile praticabilità. Una simulazione del nuovo modello valutativo dovrebbe essere svolta nel 2009-2010, e nel 2010-2001 esso dovrebbe essere attuato erga omnes.