Diplomifici/2. Cinque anni in uno: fino a quando?

Nel servizio di venerdì 24 ottobre di Farwest (Rai3) sui diplomifici è stata richiamata più volte, nei contatti con diversi Centri Studi e istituti paritari, l’offerta “allettante” per ottenere il recupero fino a cinque anni in uno.

E’ incredibile quanto offerto dal responsabile di un istituto paritario, secondo il quale, anche per indirizzi di studio astrusi, in pochi giorni si poteva ottenere l’idoneità, ovviamente aiutati dagli esaminatori, docenti interni dell’istituto.

In un altro contatto, l’interlocutore sollecita il più presto possibile l’iscrizione per l’esame di idoneità (cinque anni in uno), in quanto dal prossimo anno la nuova legge non consentirà più un recupero di questa entità.

In effetti, come si sa, la legge 79/2025 approvata nel giugno scorso per contrastare e prevenire i diplomifici prevede che d’ora in poi si possano recuperare con l’esame di idoneità fino ad un massimo di due anni in uno, e, nel caso di recupero di due anni, la commissione interna dell’esame sarà presieduta da un dirigente scolastico nominato dall’USR del territorio di competenza.

La mancata emanazione del decreto applicativo – la ristrettezza del tempo disponibile ne è stata probabilmente la causa principale – per questo anno scolastico 2025-26 non consentirà di modificare in tempo le disposizioni precedenti. L’applicazione del decreto, quando sarà emanato, decorrerà dal prossimo anno scolastico 2026-27.

Nel frattempo, continueranno a valere le precedenti disposizioni, consentendo esami di idoneità per più anni. Non solo. Ammesso che tutti gli istituti paritari abbiano adottato il protocollo informatico obbligatorio dal 2025-26, se non vi saranno controlli, potrebbero svolgersi esami di idoneità anche in corso d’anno secondo le precedenti disposizioni, come era già avvenuto in diversi casi in passato e accertato da Tuttoscuola. Lo scriviamo ancora una volta, sperando che a Viale Trastevere (ma forse soprattutto a Via XX Settembre, sede del MEF), ascoltino: i 145 posti previsti dal concorso per Dirigenti tecnici (ispettori), che è peraltro ancora alle fasi iniziali, non sono sufficienti: il contrasto ai diplomifici è una guerra lunga che richiede un’azione capillare e costante sul territorio, e si aggiunge ai tanti fronti sui quali saranno chiamati gli ispettori anche a sostegno del lavoro delle scuole. La situazione attuale, con un organico ornai “estinto” e un piccolo contingente di dirigenti tecnici a tempo determinato, non può essere presa come termine di confronto. E’ evidente che con 145 dirigenti tecnici la situazione migliorerà rispetto a quella del tutto inadeguata di oggi, ma è noto a tutti che il fabbisogno non richiede “poco” ma “molto” di più.

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