
Di Menna (Uil scuola), servono cambiamenti radicali

“Incontro inutile” per la Flc Cgil, “soltanto un atto di cortesia” lo definisce la Gilda degli insegnanti. Entra nel merito il segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna: “Al ministro abbiamo evidenziato le proposte di modifica da apportare al disegno di legge all’esame del Senato”. “Nero su bianco“, sottolinea il sindacalista – “abbiamo riportato le esigenze del personale della scuola alla base della protesta: immissioni in ruolo dei precari, ruolo dei dirigenti, tutele contrattuali“.
Di Menna riassume così la posizione unitaria dei sindacati: “Va previsto un piano pluriennale di assunzioni per i precari con oltre tre anni di servizio e abilitati, a copertura dei posti esistenti. Vanno date certezze al personale della scuola dell’infanzia e al personale Ata. Va tolta la discrezionalità dei dirigenti nella scelta degli insegnanti. Il sistema degli ambiti territoriali così come sono previsti per settembre, sistema che prevede dirigenti che scelgono docenti, docenti che si auto propongono in un ambito provinciale, determinerà ulteriori difficoltà ad inizio anno scolastico“.
E poi “sulla valutazione e il riconoscimento del merito siamo alla scuola al contrario. Quel che non è riuscito a fare il ’68 – polemizza il segretario della Uil Scuola – lo ipotizza il disegno di legge con gli studenti che danno i voti agli insegnanti.” Comunque “Non si può definire per legge il rapporto di lavoro – aggiunge Di Menna – le ricadute sul lavoro dei provvedimenti di legge vanno regolate per contratto. Va attivato un confronto per dare avvio al negoziato per un contratto di lavoro davvero innovativo”.
Solo sulla valutazione il ministro ha dato la disponibilità del Governo a dei cambiamenti, ma “senza specificare se nella composizione del comitato o nelle procedure”.
Incontro fallito, dunque, neppure l’inizio di un confronto su punti concreti. Per questo vengono confermate le iniziative unitarie di mobilitazione e lo sciopero. “Ripresenteremo le ragioni della scuola e le proposte di radicali cambiamenti al Senato e a Palazzo Chigi, auspicando nel Governo il necessario senso di responsabilità“, conclude il leader della Uil scuola.
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