Di Menna (Uil scuola): colpa della burocrazia

Il Miur individui una soluzione e verifichi le responsabilità

La vicenda dell’annullamento del concorso per dirigenti scolastici in Lombardia, con le conseguenti ricadute sul funzionamento delle scuole, è solo “l’ultimo esempio di superficialità e pressapochismo con cui sono stati gestiti diversi concorsi negli ultimi tempi come è accaduto anche nei Tfa dove al Miur stanno arrivando pacchi e pacchi da parte degli avvocati”.

La dichiarazione è del segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, a cui avviso “il risultato di una gestione tutta burocratica è che ci saranno tempi più lunghi per conoscere gli esiti e l’ultima parola spetterà ai tribunali”.

Conseguenza di “decisioni prese al chiuso degli uffici ministeriali, senza nessun coinvolgimento”. Occorre a questo punto “una scossa di modernizzazione”, prosegue Di Menna, che individua tre possibili campi di intervento.

In primo luogo “bisogna prevedere la costituzione di ‘reti di scuole’, con relativi organici e competenze, previste dal decreto legge approvato dal Governo, fermo nelle stanze del ministero”.

Attraverso un incontro con i sindacati, vanno poi definite “nuove modalità di reclutamento per dare certezza e tranquillità alle scuole, sia per i dirigenti che per gli insegnanti”.

E infine “ci deve essere un intervento del Miur per verificare le responsabilità nella conduzione del concorso della Lombardia” e “per individuare la soluzione al problema che si è creato”.

Una richiesta, quest’ultima, ampiamente condivisa a livello politico e sindacale (anche Francesco Scrima, leader della Cisl scuola, chiede che non ci si limiti ad applicare “astratti principi” sulla garanzia dell’anonimato), e che in Lombardia ha già registrato la decisa presa di posizione dell’assessore Aprea, ribadita nell’intervista a Tuttoscuola.