Devolution, per l’Unione c’è un allarme istruzione

Vigilia di Referendum ed ecco che l’argomento scuola torna di moda. Tra quanti sostengono il no al quesito referendario, nell’Unione, sono proprio l’argomento scuola e quello sanità i più gettonati.

A questi ad esempio si è rifatto nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente, il verde Pecoraro Scanio (“Votare no – ha detto – è essenziale per avere una Costituzione solidale, altrimenti si rischia la spaccatura del Paese, la paralisi delle istituzioni, un aumento enorme dei costi e lo sfascio della scuola e della sanità” appunto). Sulla stessa linea Stefano Pedica, dell’Italia dei Valori: ” Le persone, nonostante la campagna menzognera delle tv private – ha affermato – sta capendo che quella messa in atto dal precedente governo e’ una riforma che dividera’ il nostro paese, a partire dalla riforma della scuola e quindi dalla cultura che dividera’ i nostri giovani”.

Per concludere infine con le dichiarazioni del capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli, “Votare No significa salvare la scuola e la sanita’ in Italia, che altrimenti verrebbero gravemente danneggiate da una riforma pessima che spacca il Paese”