Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Delega Buona Scuola su sostegno: parere favorevole del Senato

La commissione Istruzione ha dato il suo parere favorevole al decreto delegato sul sostegno della Legge 107 sulla Buona Scuola in Senato. Nello specifico si tratta della delega n. 378 per l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Lo scorso 22 marzo la maggioranza di Governo ha dato 10 voti favorevoli. Altri 7 sono stati invece quelli contrari tra cui si è schierato anche il Movimento 5 Stelle. Lega Nord e Forza Italia si sono astenuti. Ricordiamo cosa prevede nello specifico il decreto delegato sull’inclusione e sul sostegno. 

Leggi tutti i testi delle deleghe della Buona Scuola

Formazione

La formazione sembra essere una delle principali innovazioni che attraversano l’intero decreto. Si inizia con quella per gli assistenti all’educazione e all’autonomia (presenti dalla scuola dell’infanzia a quella di secondo grado). Questa figura professionale, in molti casi gioca un ruolo chiave nel processo inclusivo, ma fino ad ora, non era prevista una regolamentazione e formazione di queste figure: “Con intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono individuati i criteri per una progressiva uniformità su tutto il territorio nazionale della definizione dei profili professionali del personale destinato all’assistenza educativa e all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale, anche attraverso la previsione di specifici percorsi formativi propedeutici allo svolgimento dei compiti assegnati”. (art. 4) Anche per la formazione iniziale dei docenti sono previste modifiche sostanziali: sarà infatti attivato un corso di pedagogia e didattica speciale “per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica: è annuale e prevede l’acquisizione di 60 crediti formativi universitari, comprensivi di almeno 300 ore di tirocinio, pari a 12 crediti formativi universitari.”(art. 13, comma 2.b). Per diventare insegnanti specializzati sul sostegno si potrebbe dunque addio al TFA, che sarebbe sostituito da un corso universitario annuale.

Continuità didattica

L’articolo 12 del Decreto legislativo sull’inclusione scolastica prevede che gli insegnanti specializzati restino nel medesimo ruolo per almeno 10 anni prima di poter chiedere di transitare sui posti comuni. Ma l’obiettivo dichiarato di voler assicurare in questo modo una maggiore continuità agli alunni viene contraddetto dal fatto che gli insegnanti, pur vincolati all’attività del sostegno, non sono tenuti a svolgerla con gli stessi alunni. Potrebbero insomma cambiare scuola anche tutti gli anni perché il blocco riguarda la funzione, non la relazione docente – alunno.

Forgot Password