Decreto scuola, Turi (Uil Scuola): ‘Di ordinato e regolare non c’è niente. Serve progetto per ripartire’

“Un clima mai visto, una confusione preoccupante. Bisognerebbe cambiare titolo al decreto – dichiara il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, ricordando che si sta dibattendo di ‘Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato’. Di urgente non c’è rimasto più niente. Tutto è rinviato al prossimo anno”.

“Sugli esami abbiamo firmato un protocollo e lo rispetteremo perché le scuole hanno bisogno di elementi di supporto e di chiarezza. Per il resto il clima è di conflitto. Con una decisione che ha rari esempi paragonabili, Premier e ministra, hanno stracciato due accordi sottoscritti con loro a Palazzo Chigi, mesi e mesi di lavoro, di riunioni, di confronti tecnici, emendamenti, mediazioni parlamentari”.

“Abbiamo scuole chiuse e lavori fermi – continua Turi -. Mentre l’Europa sostiene la ripresa, l’Esecutivo pensa alla scuola come in passato. Ci sono pochi soldi, non si può fare. Logiche vecchie per una scuola che deve ripartire. Le cifre a disposizione – 331 milioni di euro – suddivise per tutte le scuole diventano poche migliaia di euro a istituto”.

“Il Dl rilancio così come articolato rischia di mettere in piedi un castello di carte che scarica sulle scuole e quindi sui dirigenti tutte le incombenze e le responsabilità. Responsabilità che si accentueranno a settembre in quelle scuole senza dirigente e senza Dsga, visto che i facenti funzione non accetteranno, a giusta ragione, alcun incarico. Come potrà deliberare il consiglio di istituto le misure da adottare, nel periodo estivo, senza personale a disposizione? Chi darà indicazioni e supporto alle segreterie?  Non dovrebbero essere gli uffici amministrativi territoriali a dare supporti necessari? Possibile che i lavori di adeguamento e manutenzione vadano in carico alle scuole?Bisogna cambiare approccio – conclude Turi – altrimenti le scuole non saranno in condizione di riaprire, e settembre è dietro l’angolo”.