Decreto scuola: pioggia di emendamenti di Forza Italia

Valentina Aprea, deputata di Forza Italia e responsabile del dipartimento Istruzione del partito fondato da Silvio Berlusconi, annuncia con il suo gruppo la presentazione al Senato di una serie di emendamenti in vista della conversione in legge del decreto legge 8 aprile 2020, n. 22, recante “misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”.

Si tratta in realtà, e così viene presentato, di un vero e proprio “Piano per una scuola sicura, competente e digitale” nel quale vengono rilanciate alcune delle proposte sulle quali Forza Italia, per iniziativa in particolare di Valentina Aprea, si è caratterizzata in questa legislatura, nel corso della quale peraltro il partito azzurro è sempre rimasto all’opposizione, prima del governo giallo-verde e poi di quello giallo-rosso attualmente in carica. Ma sempre con una accurata capacità di elaborazione e proposta, che si nota anche in questa occasione.
Senza entrare nel merito tecnico dei singoli emendamenti, basta scorrerli per avere un’idea della loro rilevanza politica e anche economica (tra 4 e 5 miliardi, che per la maggior parte, però, deriverebbero dalla riconversione dei fondi stanziati, ma non utilizzati, per il “reddito di cittadinanza”).

Del Piano per una scuola sicura, competente e digitale Forza Italia parlerà anche in un webinar in collaborazione con Tuttoscuola, domani, 29 aprile alle ore 10.30. Sarà possibile partecipare all’evento collegandosi al seguente link: https://us02web.zoom.us/j/87525332737. Clicca qui per leggere il programma del webinar.

Gli emendamenti più costosi sono quelli che riguardano l’edilizia scolastica e le misure per assicurare il distanziamento, i dispositivi di protezione individuali dalle mascherine ai guanti, i termoscanner all’ingresso, la sanificazione degli ambienti, la banda larga per tutte le scuole (1 miliardo); la dotazione di devices per gli studenti di tutti gli ordini e gradi (1 miliardo); la formazione dei docenti per la didattica digitale (1 miliardo). Ma ci sono poi una serie di emendamenti più specifici riguardanti lo svolgimento degli esami di Stato, che Forza Italia chiede siano fatti in presenza, l’insegnamento obbligatorio del coding a tutti i livelli di scuola, la rimodulazione degli orari e delle attività didattiche non più per classi ma per attività personalizzate per gruppi (di livello, di compito, elettivi), l’apertura estiva delle scuole e altri ancora.

Non solo. Forza Italia rilancia anche due cavalli di battaglia della sua linea di politica scolastica, la soppressione del valore legale dei titoli scolastici, da sostituire con la certificazione delle competenze, e alcune “misure a sostegno della libertà di scelta educativa delle famiglie”, dalla detrazione integrale delle rette versate alle scuole paritarie durante il periodo dell’emergenza da Covid-19 a un “fondo per le esigenze emergenziali delle scuole paritarie” fissato per il 2020 in 500 milioni di euro.

Proposte, come si vede, tecnicamente molto motivate e non estremistiche. Forza Italia si prepara a dialogare con l’attuale maggioranza come sospettano Salvini e Meloni?