Decreto Scuola all’esame del Senato con possibili modifiche

La conversione in legge del decreto scuola (DL 22 dell’8 aprile) inizia questa mattina in Senato il suo percorso verso un’approvazione che tutti auspicano rapida e il più possibile condivisa, e si concluda presto con l’ok definitivo in seconda lettura alla Camera. Nel passaggio a Palazzo Madama saranno, comunque, necessarie alcune modifiche che possano rendere il provvedimento efficace nei diversi dispositivi individuati.

Non dovrebbe essere posta dall’opposizione la riserva sui poteri di ordinanza rimessi direttamente al ministro dell’istruzione, anziché delegati dal premier, dopo che si è constatato che vi erano stati precedenti conferimenti diretti al ministro dell’istruzione con i decreti legge del 2012 in occasione del sisma in Emilia Romagna.

Inoltre, dopo il benestare del ministro, dovrebbe essere inserito e approvato un emendamento che consenta l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto per le supplenze con soddisfazione di migliaia di precari che ne stanno attendendo l’applicazione in tempo utile per l’anno prossimo.

Ci sono anche due questioni segnalate da Tuttoscuola: l’assenza di riferimenti agli esami di idoneità e il rischio di incostituzionalità per l’esame di licenza media.

Per gli esami di idoneità sarà sufficiente prevederli all’interno del lungo elenco delle disposizioni per le quali saranno emesse le ordinanze ministeriali.

Il problema dell’esame di licenza è più delicato e, così come è stato impostato nel DL (sostituzione con la valutazione dello scrutinio finale), nel caso non si rientri a scuola entro il 18 maggio, rischia di violare il dettato costituzionale (art. 33) in quanto non avrebbe più in alcun modo la natura di esame.

Per l’esame di maturità, in caso di non rientro, sarebbe previsto il colloquio; perché non prevederlo anche per l’esame di licenza, come si fece sia nel 2009 con il terremoto de L’Aquila sia nel 2012 con quello dell’Emilia Romagna? 

“Alla luce delle tante richieste e della delicatezza delle decisioni da prendere abbiamo deciso di avviare una serie di audizioni informali in videoconferenza – ha intanto dichiarato il presidente della Commissione, il senatore della Lega Mario Pittoni -. Il termine per le richieste è domani, alle 20. In ufficio di presidenza si valuteranno tutte le domande. Tante quelle già pervenute. La relazione illustrativa del provvedimento è stata data per illustrata dalla relatrice e consegnata a tutti i componenti della commissione”.