Declassate le istituzioni scolastiche con poca popolazione scolastica
Nel testo ufficioso della manovra finanziaria di stabilizzazione è stata inserita una disposizione, in due commi, che ridisegna gli assetti delle istituzioni scolastiche ai fini dell’attribuzione del posto dirigenziale (presidenze).
Nel primo comma si prevede di riunire le scuole del 1° ciclo soltanto in istituti comprensivi (spariscono le direzioni didattiche e gli istituti principali di scuola media) e di innalzare il limite minimo degli studenti iscritti nelle scuole coordinate dall’istituzione scolastica, portandolo dalle attuali 500-900 unità ad almeno mille.
Si tratta di un aumento che determinerà soppressioni e accorpamenti di istituzioni scolastiche minori (cioè di presidenze e uffici amministrativi, senza impatto sul numero di sedi fisiche, che rimane invariato) con la conseguenza di far aumentare le dimensioni, in termini di numero delle classi e del personale scolastico, di quelle che rimarranno.
Nei territori montani e nelle piccole isole potranno funzionare istituzioni scolastiche con una popolazione ridotta rispetto a quella normale, compresa tra i 300 e i 500 alunni.
Ma il secondo comma della disposizione, riferendosi proprio a questa tipologia di istituzioni scolastiche con livello ridotto di popolazione scolastica, prevede che ad esse “non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato. Le stesse sono conferite in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome.”
Si tratta di un vero e proprio declassamento di queste istituzioni scolastiche sottodimensionate in relazione ai contesti territoriali di appartenenza, che diventano di “serie B” e che non potranno più contare su un dirigente scolastico proprio.
Saranno dirette e coordinate da un dirigente scolastico titolare di un’altra istituzione scolastica incaricato di reggere l’istituzione di ridotte dimensioni.
Per loro non si tratta di situazioni gestionali e organizzative transitorie, bensì configurazioni strutturali.
Per i dirigenti scolastici “reggenti” costituiranno un peso non indifferente, data la loro emarginazione territoriale. Ma il declassamento avrà anche un pesante effetto sugli organici dei dirigenti scolastici….
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