Ddl voto in condotta approvato in Senato. Tutte le novità

Niente maturità con il 7 in condotta e multe fino a 10mila euro per i reati contro il personale scolastico. Con 74 sì, 56 no e nessun astenuto, approvato in Senato il disegno di legge sulla valutazione della condotta, il ddl di “Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”. Il provvedimento, che contiene anche la norma (inserita in Commissione con un emendamento) per il ritorno nella scuola primaria dei giudizi sintetici, deve ora passare alla Camera.

Per quanto riguarda le scuole secondarie di II grado, se non si ha almeno il 7 in condotta non si viene ammessi all’anno successivo o all’esame di maturità. Nel caso il voto fosse pari a 6, si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica, con 5 arriva la bocciatura. Inoltre, l’assegnazione del 5, e quindi della conseguente bocciatura, potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di istituto. Parlando poi di sospensioni, nel caso di provvedimenti che prevedono fino a due giorni di assenza dalle lezioni per gravi comportamenti, sarà possibile svolgere il recupero attraverso attività educative a scuola e una verifica finale da sottoporre al consiglio di classe. Invece, qualora la sospensione superasse i due giorni, si dovranno svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. Introdotte multe “per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”, si legge nell’emendamento.

Bene l’approvazione al Senato della riforma della valutazione della condotta – commenta il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara – . Rappresenta un importante passo avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive, io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti. Ritengo che nel caso di atti di bullismo non solo sia inutile ma anche dannoso tenere il ragazzo lontano da scuola, lasciato a non fare nulla. Sono convinto che l’impegno in attività sociali sia molto più costruttivo, perché lo studente possa analizzare e comprendere i motivi dei propri comportamenti inappropriati. Far parte di una comunità comporta diritti e doveri, tra i quali il rispetto per i docenti, i propri compagni e i beni pubblici. È anche importante che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare. Per costruire una società realmente democratica, per combattere la violenza, per ridare centralità ai valori fondanti della nostra Costituzione si deve ripartire dalla scuola, ogni giorno in prima linea nell’educazione dei nostri giovani. Noi lo stiamo facendo”.

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