
Ddl scuola, manifestazione dei Cobas il 17/6
Non accenna a placarsi la protesta contro il ddl di riforma della scuola e, anzi proseguono le iniziative così, dopo lo sciopero degli scrutini per la prossima settimana, in concomitanza con la votazione degli emendamenti in commissione cultura e in concomitanza anche con gli esami di Stato viene annunciata dai Cobas una nuova manifestazione unitaria di Piazza a Roma.
“Anche ieri e nelle prime ore di oggi – sottolinea il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi – è proseguita con grande successo l’ondata dei blocchi degli scrutini in Liguria, Sardegna, Marche, Toscana, Umbria, Campania e Veneto, con scioperi che ovunque superano l’80% e in tantissime scuole sono totali, “a scrutinio zero”; così come certamente accadrà oggi e domani anche nell’ultimo gruppo di regioni (a parte l’Alto Adige) coinvolto nel calendario degli scioperi Cobas, e dove già nei giorni precedenti il blocco ha comunque operato secondo il calendario dei confederali, Snals e Gilda“.
“Questo enorme ed oceanico successo – evidenzia Bernocchi – rende ancora più affannoso il tentativo di trovare una mediazione truffaldina e del tutto a perdere all’interno del PD – dopo gli schiaffoni elettorali e la batosta della “incostituzionalità” del Ddl votato in Commissione- con il parto di emendamenti che costituirebbero una pezza peggiore del buco. Come ad esempio quello che obbligherebbe i presidi a cambiare sede ogni tre anni, o al massimo ogni sei. Ammissione esplicita della pericolosità dei superpoteri al preside che, lascia capire l’emendamento, una volta resi padroni stabili della propria scuola diverrebbero corruttibili: e dunque come rimedio andrebbero sottoposti a trasferimento coatto, come se qualcuno prima diffondesse i virus di un nuovo ceppo influenzale, e poi si mettesse a venderne il vaccino“.
“Insomma – stigmatizza – il PD e il governo non sembrano ancora voler prendere atto che i superpoteri vanno semplicemente cassati, le assunzioni e i licenziamenti, così come i premi e le punizioni ai docenti, sono idee e provvedimenti da cancellare per sempre, in quanto distruttivi della collegialità e dell’autonomia del lavoro docente, oltre che del buon funzionamento di una scuola di qualità“.
“La Commissione cultura – prosegue – dovrebbe votare gli emendamenti mercoledì 17. Perciò, in tale giornata, con inizio alle 17, a Roma si terrà al Pantheon una manifestazione promossa dalle scuole di Roma, con la partecipazione dei Cobas e di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, oltre che di tante RSU, comitati e strutture studentesche e di genitori, contro la cattiva scuola di Renzi e per la bocciatura del Ddl, con la presenza di numerosi senatori/trici che si oppongono, come il popolo della scuola pubblica, al nefasto Ddl e ad una scuola dominata da presidi padroni“.
In tema di blocco degli scrutini, si registra oggi anche la nota stampa della Gilda degli Insegnanti, il cui coordinatore nazionale, Rino Di Meglio, dichiara: “La grande adesione allo sciopero degli scrutini, che in alcune scuole e zone d’Italia raggiunge picchi altissimi arrivando in certi casi al 100%, dimostra la netta contrarietà dei docenti verso una riforma che offende la loro dignità professionale“.
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