Dati Istat su Neet, Turi (Uil Scuola): ‘Confermata incidenza della crisi sociale sul sistema di istruzione’

L’Istat conferma, con i dati diffusi sull’abbandono scolastico e sui Neet in Italia (1 su 4 non studia e non lavora) che la crisi finanziaria è accompagnata da una più subdola e pericolosa crisi sociale. “Le crisi finanziarie si possono superare con opportune politiche fiscali e monetarie, quelle sociali sono più profonde e vanno prevenute. In quest’ottica appare essenziale ridare alla scuola dignità ed autorevolezza, rafforzare i valori di coesione e di cittadinanza che la Carta costituzionale ci ricorda”. Così Pino Turi, segretario Uil Scuola, in un comunicato diffuso nella serata dello scorso 18 dicembre e che riportiamo di seguito.

“L’unica possibilità  è quella di investire sulla scuola e sull’educazione”, commenta Turi annunciando l’iniziativa di domani, giovedì 20 dicembre, a Roma, davanti alla Prefettura e poi al Miur.

“Rendere stabile il lavoro, qualificare le professionalità: queste le direttrici indicate dalla Uil Scuola per affrontare le questioni del precariato e del personale Ata. La stabilizzazione del precariato è il  presupposto per il nuovo reclutamento – ribadisce Turi -. È arrivato il momento per la politica di trovare le soluzioni immediate per consentire alla  scuole di funzionare al meglio e ricostruire una rete di fiducia che coinvolga l’intera società – aggiunge Turi mettendo in evidenza che servono misure, nero su bianco, in questa legge di Bilancio,  per una fase transitoria per il reclutamento dei docenti e per coprire le migliaia di posti vacanti con organici stabili. Vanno create le condizioni per la piena funzionalità dei servizi Ata e qualificate le diverse professionalità”.

“Riportare i ragazzi a scuola, significa far funzionare bene la scuola – conclude Turi -. La scuola, come la società è attraversata da mille problemi ed altrettanti messaggi sbagliati. Solo con la conoscenza e con il pensiero critico si costruisce, giorno per giorno,  una comunità educante, e di conseguenza un equilibrio sociale, capace di dare risposte adeguate a chi non dovrebbe lasciarla alle soglie dell’adolescenza”.