Dall’insegnante di Napoli una lezione di vita

Nei giorni scorsi, avevamo segnalato la notizia dolorosa di un bambino di 10 anni di Napoli, che aveva colpito la maestra con un calcio, causandole lo spappolamento e la conseguente asportazione della milza.

Oltre all’episodio, meritano però di essere citate anche le reazioni della vittima, improntate al perdono e comprensione per l’alunno. La maestra e suo marito, anch’egli insegnante, hanno spiegato che il bambino è “troppo piccolo per essere colpevole“. Il marito ha aggiunto: “Questo bambino va accolto, dopo quello che è successo, un po’ da tutti . È successo qualcosa che non doveva accadere. Ma io ho subito letto in questo episodio un campanello di allarme. Questi bambini hanno bisogno di tante cose, di tante persone che li aiutino a crescer“.

Tra i commenti alla reazione dell’insegnante, segnaliamo quella del segretario generale della Cisl Scuola Lazio, Vincenzo Alessandro, per il quale “sarebbe facile cogliere l’occasione per esporre le rimostranze contro la campagna di veleni che ha accompagnato la riduzione della spesa in tutto il pubblico impiego e, in particolare, nella scuola, con la rappresentazione di quest’ultima in termini di stipendificio e dei dipendenti pubblici in generale come fannulloni. Non lo faremo. Sappiamo bene che non tutti i docenti sono all’altezza di questo esempio di umanità e dedizione. Ma neanche tutti i politici sono Mazzini o Cavour“.