
Dalle parole ai diritti: le competenze trasversali come bene immateriale dell’umanità

Conclusa da poche ore la straordinaria esperienza nazionale del modello “Cantiere Pedagogico”, sento il dovere – oltre che la profonda convinzione – di ufficializzare il pieno e convinto sostegno dell’ANPE all’intera progettualità, dalla fase di ricerca e sperimentazione fino alla Giornata Nazionale del 9 maggio, vissuta con partecipazione corale da centinaia di classi, docenti, studenti e famiglie in tutta Italia. Il nostro tempo è attraversato da complessità inedite, disorientamenti diffusi, e da una crescente urgenza educativa. In questo scenario, la scuola si conferma presidio democratico e luogo di resistenza culturale, e i docenti, oggi più che mai, stanno reggendo sulle proprie spalle un compito immane: formare persone capaci non solo di sapere, ma di sentire, pensare, cooperare, trasformare.
In questa prospettiva, la Ricerca Sperimentazione Costruire e Misurare Competenze Trasversali con il metodo Cantiere Pedagogico, promosso dalla rete nazionale coordinata dall’ITET “G. Caruso” di Alcamo, appresenta molto più di un progetto: è un atto collettivo di cittadinanza pedagogica, una dichiarazione di intenti, una chiamata all’azione.
Grazie al lavoro tenace e visionario della Dirigente Vincenza Mione – che ha guidato l’istituto capofila con rigore e passione – e della pedagogista Paola Daniela Virgilio, vicepresidente nazionale ANPE e anima scientifica dell’iniziativa, è stato possibile dare forma a una proposta chiara: ottenere il riconoscimento delle competenze trasversali come bene immateriale dell’umanità.
Un’idea forte, necessaria, matura. Che la vita odierna merita.
Il 9 maggio 2025, studenti di ogni età e regione, in diverse parti d’Italia, hanno scritto a mano le loro riflessioni su competenze come empatia, resilienza, leadership, adattabilità. Hanno raccontato la loro visione del futuro, i valori in cui credono, le sfide che affrontano. Hanno restituito alla scrittura il suo potere generativo, alla scuola la sua funzione pubblica, e alla pedagogia il suo valore fondativo.
A nome dell’ANPE, mi pongo al fianco dei docenti che stanno sostenendo con dedizione questo lavoro prezioso e silenzioso, e al fianco degli istituti scolastici coinvolti, che hanno saputo cogliere il senso più profondo dell’iniziativa. Ma soprattutto, mi pongo al fianco della nostra Vicepresidente nazionale Virgilio, che ha saputo intrecciare rigore scientifico e visione etica, dando corpo a una ricerca e sperimentazione che sta già valicando i confini italiani, attestandosi anche sul piano europeo.
Lancio da qui, da Roma, un appello chiaro a pedagogisti, dirigenti scolastici, docenti e professionisti dell’educazione: entrate in rete. Sostenete questa visione. Promuovetela nei vostri territori, nei collegi docenti, nelle comunità professionali. La posta in gioco è alta: riconoscere alle competenze trasversali lo status che meritano, non solo nei documenti programmatici, ma nella coscienza collettiva.
Desidero esprimere un sentito ringraziamento al Direttore Generale Giuseppe Pierro, per l’impegno e il supporto che ha reso possibile il coordinamento di questa iniziativa di ricerca. Un ringraziamento altrettanto doveroso va al Presidente INVALSI Roberto Ricci, per il lavoro silenzioso rispettoso, fiducioso, competente e strategico che ha accompagnato l’attuazione concreta dell’iniziativa e in particolare per la Sua volontà di firmare il primo contratto di gentilezza, anch’esso frutto del progetto sperimentale.
Ora è il tempo della responsabilità. Il tempo dei riconoscimenti ufficiali, degli atti internazionali, delle reti globali. Auspichiamo, lo chiederemo ufficialmente, che tutti firmino con le scuole coinvolte la DS Vincenza Mione e la Dott.ssa Virgilio, la richiesta all’Unesco relativa al riconoscimento delle competenze trasversali come patrimonio dell’umanità. La nostra Associazione si farà portavoce dell’iniziativa a livello europeo e sarà al fianco del prosieguo del progetto di ricerca sperimentazione dell’USR per la Sicilia – dell’ITET G. Caruso – dell’USP TP E USP Messina nella trafila e negli atti ufficiali per formalizzare la richiesta all’UNESCO. Ora è il tempo di agire.
*Presidente Nazionale ANPE
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