
Dal 22 marzo consultazione online sul valore legale della laurea
Durerà una ventina di giorni la consultazione online sul valore legale della laurea promossa dal Governo dopo che il lungo confronto in materia svoltosi in seno al Consiglio dei ministri il 27 gennaio scorso si era concluso con la decisione di non inserire la controversa questione nel decreto legge sulle semplificazioni.
Al dibattito potrà partecipare chiunque, a condizione di registrarsi sul sito del Miur. Non si tratterà però di un referendum: la complessità della materia lascia prevedere che la consultazione, il cui avvio è annunciato per il prossimo 22 marzo, avverrà su una gamma di ipotesi che dovrebbero essere contenute in un documento predisposto dal Governo, preceduto da una breve ma intensa campagna di informazione che si avvarrà anche dei social network come Facebook e Twitter.
Non si sa ancora se sarà predisposto un questionario a risposta multipla, che consentirebbe di conoscere immediatamente l’esito della consultazione (se condotta, come probabile e auspicabile, solo online), oppure se saranno previsti quesiti a risposta aperta (che andrebbero poi letti e classificati), oppure ancora se saranno sollecitati apporti liberi, nel qual caso diventerebbe però più difficile arrivare a una chiara interpretazione dell’esito della consultazione.
Ci sembra che la soluzione migliore, quella che caratterizzerebbe questa iniziativa come un importante esperimento di democrazia deliberativa, sarebbe un mix della prima e della seconda modalità di consultazione, fermo restando il diritto di chiunque di esprimere il proprio pensiero nel modo ritenuto più efficace.
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