Da prima scuola chiusa causa Covid, a simbolo della ripartenza: il primo giorno di scuola a Vo’

Bambini è un anno importante dove imparerete a leggere e a scrivere, le maestre vi saranno vicine, e vi aiuteranno nei comportamenti da tenere in classe e quando vi spostate per andare in bagno e in mensa“. Esordisce così Alfonso D’Ambrosio, dirigente scolastico della primaria “Guido Negri”, IC Lozzo Atestino di Vo’, nel corso del suo discorso di inizio anno scolastico. I bambini lo ascoltano emozionati per questo nuovo inizio, chi più entusiasta e chi più agitato, tutti rigorosamente con il grembiule e con la mascherina. Qui il primo giorno di scuola è arrivato la scorsa settimana, con qualche giorno di anticipo rispetto all’avvio ufficiale dell’anno scolastico di oggi, 14 settembre. La scuola a Vo’ riparte, dunque, e si prepara a ricevere il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che da qui avvierà, insieme alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il nuovo anno scolastico nel corso della cerimonia di apertura, “Tutti a scuola”. 

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Lo scorso febbraio l’IC Lozzo Atestino di Vo‘ è stata tra le prime aree ad essere dichiarate zona rossa e, conseguentemente, ad aver affrontato la chiusura delle scuole. L’Istituto comprensivo ospita studenti dai 6 ai 14 anni, distribuiti in 9 plessi: 3 dell’infanzia, 3 primarie e 3 secondarie di primo grado, divise tra i comuni di Lozzo Atestino, Cinto Euganeo e Vo’ Euganeo. Tutti ricordiamo quelle immagini che lo vedevano fare da sfondo a uomini in tuta bianca e tamponi in mano, quando la pandemia era solo all’inizio. Immagini che oggi troviamo completamente cambiate: quell’atrio che più volte abbiamo visto nei telegiornali è diventato ora uno spazio di coworking, gli ambienti scolastici sono flessibili, ospitano laboratori di robotica, monitor grandi su carrello, agorà con sedute morbide e piante per arredo. Ci sono aule a cielo aperto, più funzionali e green. Insomma, una scuola completamente diversa da quella lasciata a febbraio 2020, rivoluzionata, che dialoga con il territorio e approfitta di quello che le offre. Una rivoluzione guidata dal preside dell’Istituto, Alfonso D’Ambrosio.

Una scuola che ora riparte e nel migliore dei modi possibili: “Abbiamo fornito mascherine e igienizzante ai nostri studenti fin dal primo giorno, ogni giorno.  Sono in arrivo anche gli ultimi banchi richiesti nei plessi di Lozzo e Cinto. Sono arrivate altre mascherine fornite dal Commissario Arcuri. Personale Collaboratore Scolastico nominato tutto”, racconta il preside. “La scuola che dirigo ha ricevuto gli stessi fondi di altre scuole pubbliche. Da Nord a Sud – ci tiene a precisare -. Abbiamo vinto tutti i Pon e Avvisi. I comuni sono stati bravi a vincere i Pon edilizia leggera. Abbiamo un personale di segreteria di tre unità e mezzo. Abbiamo docenti, dirigente scolastico, collaboratori, comunità, che non si è mai fermata. Perché crediamo che l’educazione possa davvero cambiare il mondo”.

Gli alunni chiaramente sottostanno a un rigido protocollo fatto di ingressi separati, orari scaglionati e misurazione della temperatura a campione. Oltre ovviamente al rispetto delle tre colonne per contrastare la diffusione del Covid19: mascherina, igienizzazione delle mani e distanziamento sociale. Una prima prova che il dirigente scolastico Alfonso D’Ambrosio definisce “superata a pieni voti e senza alcuna criticità, perché molto spesso i ragazzini sanno essere più responsabili degli adulti. Ho fatto il giro delle classi, avvertendo che se non vogliamo tornare alla situazione dei mesi scorsi dobbiamo seguire alla lettera queste regole di convivenza civile”. Per riuscirci il dirigente scolastico si è affidato anche alla tecnologia: nell’atrio della secondaria di primo grado “Alfonso Pilonato”, fa bella mostra Nao, piccolo robot che si muove proprio come un umano “tanto da essere in grado all’occorrenza di preparare un toast”.

Ma a Vo’ la scuola non è solo tecnologia. Tutte le aule degli istituti dell’IC Lozzo Atestino si sono rifatte il look: banchi monoposto più o meno colorati, agorà per  incentivare il confronto, orto didattico, sistema di igienizzazione e sanificazione, piantine che aiutano a purificare l’aria in ogni classe e, dulcis in fundo, la “Parete della creatività“, una parete sensoriale fatta di luci, suoni e colori, omaggio alla domotica, ai microcontroller e ai Colli Euganei. 

Oggi a Vo’ la scuola si prepara all’arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il presidente e la ministra dell’Istruzione , Lucia Azzolina, riaprono simbolicamente le scuole di tutta Italia da Vo’ Euganeo. Un omaggio alla cittadina che più si è distinta per lo spirito altruista e pazienza con cui ha accettato molte delle scelte che ne limitavano libertà e diritti acquisiti. Un omaggio alla prima vittima italiana del Coronavirus, Adriano Trevisan.