Da lunedì partono i test Invalsi per gli studenti di terza media

Esami della scuola media a metà del guado: lunedì è tempo di prova Invalsi. Dopo gli scritti di italiano, matematica e lingue preparati dalle commissioni interne, sli studenti dovranno confrontarsi con le prove standardizzate nazionali di italiano e matematica che dal 2007 fanno parte dell’esame di terza. E che sono particolarmente ‘vigilate’, visto che i risultati vengono utilizzati per delineare il quadro nazionale delle competenze dei ragazzi in uscita dalle medie.

Si comincia alle ore 8.30 con italiano e ci sono a disposizione 75 minuti per completare lo scritto. Dopo una pausa di 15 minuti si procede con matematica. Di nuovo i ragazzi avranno 75 minuti per rispondere. Le griglie di correzione dei test saranno fornite direttamente dall’Invalsi, l’Istituto nazionale di valutazione.

Poi resterà solo l’orale. A Roma le operazioni vengono sempre completate entro il 29 giugno, data della festa dei patroni cittadini. La prova Invalsi è la più temuta dai ragazzi. Che comunque possono esercitarsi con i molti materiali disponibili online sia sul sito dell’Istituto di valutazione che sui vari portali per ragazzi.

La procedura prevede la nomina di due coppie di docenti vigilanti, una coppia per ciascuna materia. Per evitare suggerimenti, gli insegnanti non devono essere della disciplina oggetto di esame. Le scuole dovranno diventare dei bunker: è vietato l’ingresso di estranei e solo i docenti interessati potranno sostare nell’area dove si svolgono i test. I banchi vanno disposti ‘in linea’ e comunque ogni studente dovrà sedere da solo. Cellulari sotto ‘sequestro’: vanno consegnati, così come tutte le apparecchiature elettroniche. Chi non lo fa rischia la bocciatura. Cellulari spenti anche per i prof.

Il voto è in decimi. Ai più bravi può essere data la lode. Il voto viene formato dalla media ‘aritmetica’ del voto di ammissione, del voto delle prove scritte e orali, compreso il test Invalsi. “Per media dei voti deve intendersi la media aritmetica, dovendosi attribuire a tutte le prove d’esame il medesimo rilievo. Si esclude pertanto ogni possibilità di ricorrere alla media ponderata“, spiega il ministero. Occorre poi “evitare possibili appiattimenti, che rischierebbero di penalizzare potenziali eccellenze e di evidenziare i punti di forza nella preparazione dei candidati, anche in funzione orientativa rispetto al proseguimento degli studi“. Niente bonus, alle medie non esiste, ricorda il Miur: “Tale istituto non è contemplato da alcuna norma per l’esame finale del primo ciclo. Pertanto, è da escludere che le commissioni d’esame possano operare in tale senso“. I voti saranno messi all’albo.