Come rendere Dante e Petrarca attuali, aiutando gli alunni a scoprire la modernità della loro proposta? Come orientare i ragazzi, nativi digitali, alla passione per la lettura, nonostante la mole imponente di proposte che quotidianamente ricevono? Come accompagnare gli adolescenti di oggi verso un’alfabetizzazione emotiva?
Sono queste le domande che orientano la proposta della De Agostini Scuola, che attraverso un’interessante proposta culturale, intende accompagnare docenti ed alunni in un percorso formativo complesso e articolato.
Di proposte, in verità, ne abbiamo ben due. La presentazione di un manuale rivolto all’ultimo triennio della scuola superiore, dal titolo stimolante: “CUORI INTELLIGENTI – Mille anni di letteratura” e un percorso di formazione per docenti, che dopo il successo dello scorso anno, ha previsto una seconda edizione.
A spiegare il senso del titolo del manuale è il prof Giunta, docente ordinario di Letteratura italiana all’Università di Trento, curatore dell’opera e formatore per questo percorso di approfondimento.
“Il titolo viene dalla Bibbia, dal Libro dei Re. Salomone chiede a Dio di ricevere un cuore intelligente, che lo aiuti a comprendere, conoscere, ma anche sentire ciò che provano gli altri. Uno dei nostri principali obiettivi è aiutare i ragazzi ad essere più intelligenti ed empatici, capendo che le proprie idee e sentimenti sono stati provati da tanti esseri umani prima di lui, facendoli sentire un po’ meno, raffinando le intelligenze e curando le emozioni. Nell’adolescente l’educazione delle emozioni è una cosa fondamentale e la lettura di alcune pagine può servire a stemperare un’emotività che a volte non trova freni, soprattutto nei contesti comunicativi moderni. Attraverso i libri i ragazzi imparano a conoscersi… Anche dal punto di vista emotivo.”
Una sfida complessa dunque quella che si pone la De Agostini e il team di docenti ai quali si è affidata: accompagnare nella crescita umana, oltre che puramente cognitiva, i ragazzi di oggi, gli uomini e donne di domani.
Il testo si caratterizza per un approccio interdisciplinare. Continua il prof Giunta: “Si intende affiancare allo studio di grandi autori tematiche molto importanti, anche in vista dell’esame di Stato, che per come è organizzato, richiede proprio questo lavoro (ad esempio creando un saggio breve). Se, ad esempio, si deve affrontare il tema del mezzogiorno in Italia è interessante conoscere Verga e Levi, ma anche il lavoro di sociologi come Villari ed Ernesto De Martino. Il tentativo è di prendere un argomento e capire come la realtà non sia divisa scolasticamente in discipline e passare alla dimensione ‘saggistica’ dove sono presenti ingredienti non solo di letteratura, ma anche provenienti da ambiti culturali, come la sociologia, il cinema, la musica, che possono essere molto diversi.” La diversità dunque diventa un valore nell’apprendimento, così come nella vita.
Di grande valore anche la seconda proposta, relativa alla realizzazione della seconda edizione di un percorso formativo itinerante.
La prima tappa di questa “Letteratura on the road” sarà a Udine (Martedì 14 febbraio – ore 15.00 – Palazzo Kechler, Piazza XX Settembre 14), dove il prof Giunta e il curatore degli apparati didattici Alfredo Panigada, ragioneranno con i docenti su come debba cambiare la didattica della letteratura a beneficio di studenti nati dopo il 2000, immersi in un mondo soprattutto visivo e spesso – è bene non dimenticarlo mai – nati al di fuori dei confini nazionali.
L’obiettivo di questo progetto è quello di raccogliere un ampio gruppo di brani letterari e di commentarli in modo chiaro, con una scrittura limpida, senza fronzoli, senza gerghi e senza
Lo scopo è anche quello di arricchire i profili storici con moduli dedicati alla storia della lingua e dell’arte, alla biografia e all’autobiografia, alla scrittura storiografica e scientifica.
L’iniziativa toccherà dieci città italiane, da Bergamo a Reggio Calabria, passando per Pisa, Roma, Genova e molte altre città.
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