Crescere insieme: lesortazione di Sergio Mattarella
Nel messaggio rivolto al Parlamento, in occasione del giuramento come nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha passato in rassegna le azioni che l’applicazione "giorno per giorno" della nostra Costituzione comporta, e al primo posto ha messo l’educazione. "Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro".
Ma in molte altre occasioni, non concentrate nel solo breve periodo in cui fu ministro dell’Istruzione, Mattarella si è occupato di scuola e della formazione dei giovani, sempre sottolineandone l’importanza prioritaria ai fini della costruzione di una società più giusta e più libera: libera anche dalle catene dell’ignoranza e dei pregiudizi.
Lo ricorda lo storico Luciano Pazzaglia in un volume, "Crescere insieme" (editrice La Scuola), da poco uscito nelle librerie, che raccoglie una serie di scritti e di discorsi di Mattarella (come quello sopra citato) che costituiscono nel loro insieme una compatta e coerente testimonianza di fedeltà al principio – quello del ‘crescere insieme’ – che è nello stesso tempo regola, esortazione, condizione di esistenza della maturazione e della liberazione dell’individuo, resa possibile solo dalla e nella interazione con gli altri.
Tra i testi raccolti da Pazzaglia, che li fa precedere da una sua densa e documentata ricostruzione storica dell’itinerario politico, culturale e umano di Mattarella, c’è anche il testo di una intervista autobiografica rilasciata dal futuro Presidente al Movimento Studenti di Azione Cattolica nel 2010 a proposito della sua esperienza di studente liceale. Eccone un passaggio significativo, che descrive bene la visione della mission culturale ma anche etico-sociale della scuola secondo Mattarella:
"E credo, mi permetto di dire (da notare il tono sempre problematico, mai assertivo, di Mattarella, ndr), gli studi a scuola, e ciò che dovrebbe derivarne, e che generalmente ne deriva – la forza culturale, la capacità critica, la libertà di giudizio – difendono la libertà, la libertà di ciascuno, di ciascuno e quella comune". Gli studi "a scuola", dice il Presidente, cioè nel luogo più adatto per "crescere insieme", come recita il bel titolo di questo libro.
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