Alla proiezione presenti anche Alessandro Costacurta (Figc), il regista Volfango De Biasi, il produttore Mauro Luchetti e l’allenatore Sinisa Mihailovic. Prossima tappa, Napoli

Crazy for Football torna nelle sale cinematografiche a beneficio di migliaia di studenti. Il film di Volfango De Biasi, dopo essersi aggiudicato numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il David di Donatello come miglior documentario e la menzione speciale ai Nastri d’Argento, è stato proiettato al Cinema Adriano di Roma martedì, 13 febbraio, e sarà riproposto in diverse città italiane nei prossimi due mesi. L’iniziativa, chiamata “Crazy for Football at School”, è curata dall’organizzazione no profit ECOS (European Culture and Sport Organization) ed è realizzata grazie al finanziamento erogato dalla UEFA Foundation for Children, con il patrocinio della FIGC e il sostegno della società di comunicazione Hdrà.

Il documentario, prodotto da Skydancers con Rai Cinema, nasce con l’intenzione di combattere i pregiudizi che circondano chi soffre di disagio mentale e ripercorre le vicende della Nazionale italiana di Calcio a 5 per pazienti psichiatrici, protagonista della prima edizione dei Mondiali, disputata in Giappone. Un gruppo di ragazzi con storie diverse e difficili alle spalle, seguiti da uno psichiatra coraggioso, Santo Rullo, da un allenatore duro ma sempre pronto alla battuta, Enrico Zanchini, e da un ex campione del mondo di pugilato, Vincenzo Cantatore, a fare da preparatore atletico.

Alla “prima” romana ha preso parte Alessandro Costacurta, oggi vicecommissario della Federcalcio, che ha sottolineato come “tutti i ragazzi dovrebbero vedere un film come Crazy for Football”, aggiungendo scherzosamente di aver aggiunto Zanchini nella lista dei possibili Ct della nazionale maggiore. Alla proiezione erano presenti anche il regista del film, Volfango De Biasi, lo psichiatra Santo Rullo, il presidente di Hdrà e produttore della pellicola, Mauro Luchetti, l’ex pugile Vincenzo Cantatore e l’allenatore Sinisa Mihailovic.

«Oggi mancano tre mesi esatti al mondiale che si terrà a Roma, il secondo mondiale per persone con problemi di salute mentale di calcio a 5 – ha dichiarato Rullo –. Si chiamerà Dream World Cup, la Coppa del Mondo del Sogno, perché per noi rappresenta un sogno quello di far vestire la maglia azzurra a persone che normalmente non accedono al diritto allo sport, gli vengono esclusi i diritti più semplici esclusivamente per lo stigma della malattia mentale. Il giorno in cui daremo il calcio d’inizio, il prossimo 13 maggio, saranno 40 anni dalla promulgazione della Legge 180 che ha chiuso i manicomi. Molto ancora c’è da fare rispetto alla cultura dell’inclusione. Lo sport può essere uno strumento molto importante per sviluppare la cultura dell’inclusione dei disturbi psichici, ma soprattutto cultura del riconoscimento della fragilità e dell’accoglienza della fragilità propria ed altrui». 

«Per me è importante che il film arrivi e che racconti una storia che un sogno – ha detto il regista De Biasi -, cioè la possibilità anche per il singolo individuo di fare politica, di mettersi in prima persona e di aiutare un piccolo cambiamento nel mondo. Per noi Crazy for Football è un grande sogno, se lo realizzeremo ci sarà un piccolo progresso».

In concomitanza con le proiezioni, sui social sarà attivato un piano editoriale dedicato con un “viral content” che inviterà gli studenti a postare contenuti, per poi dare vita a un contest che premierà la classe “più pazza per il calcio”, che a giugno andrà a Coverciano a incontrare la Nazionale. Dopo la proiezione romana il film sarà proposto alle scuole di Napoli, Venosa, Bari, Saronno, Milano, Torino, Sulmona e Foggia coinvolgendo circa 5.000 studenti. Il profilo fb di Crazy for football at School è https://www.facebook.com/CrazyXfootball/
Il profilo fb del libro Crazy for football scritto dal regista Volfango De Biasi e dallo scrittore e sceneggiatore Francesco Trento, edito da Longanesi è https://www.facebook.com/crazyforfootballlibro/