Coronavirus: il nuovo decreto attuativo. Le misure per le scuole, nulla sulla validità dell’anno scolastico

Nuovo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio) dopo il decreto legge n. 6 di domenica scorsa e di altro DPCM pubblicato nella stessa data per fornire Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Nel DPCM del 25 febbraio, sottoscritto dal Premier e dal Ministro della salute, oltre alle già note disposizioni limitative per le scuole dei territori interessati direttamente al contagio, vengono emanati per tutte le istituzioni scolastiche del territorio nazionale altri dispositivi vincolanti, ma altri attesi non sono presenti. 

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Gite scolastiche e viaggi di istruzione

I viaggi d’istruzione, i gemellaggi e gli scambi, le visite guidate e le uscite didattiche sono sospesi a tutto il 15 marzo p.v. Viene confermato, comunque, il diritto di recesso per i viaggi non avviati.

Assenze e certificati medici

Fino al prossimo 15 marzo la riammissione a scuola di alunni, assenti per malattia per un periodo superiore a 5 giorni, sarà possibile previa presentazione di certificato medico, in deroga a difformi disposizioni presenti in alcune regioni.

Didattica a distanza

Nelle scuole chiuse per disposizione delle autorità competenti i dirigenti scolastici potranno attivare forme di attività didattica a distanza. Il DPCM prevede che il DS possa attivare questa forma di FAD, Formazione a distanza, di concerto con gli organi collegiali (probabilmente consultabili a distanza nel caso le scuole siano chiuse).

Validità dell’anno scolastico

Nel decreto non si parla della validità dell’anno scolastico per le scuole e per gli studenti delle scuole chiuse. Sarebbe stato opportuno precisare che la chiusura imposta da motivi sanitari non deve inficiare la validità dell’anno scolastico. Ma probabilmente questo non sarà l’ultimo DPCM per fronteggiare l’emergenza. È opportuno ricordare che la ministra Azzolina, in questo senso, ha comunque provato a tranquillizzare: Non c’è alcun rischio di perdere l’anno – ha dichiarato nel corso di un’intervista a Radio24 -. Abbiamo una normativa salda: al ricorrere di situazioni imprevedibili la validità dell’anno è salva. Le scuole, nella loro autonomia scolastica, potrebbero decidere di allungare l’anno scolastico – aggiunge -, ma non sarà necessario: con la task force al Ministero stiamo lavorando infatti per attivare la didattica a distanza”.