Conversione Decreto Semplificazioni: non passa la proroga dell’antincendio

L’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato lo scorso 29 gennaio il ddl n. 989 di conversione in legge del Dl n. 135 in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. La parola passa ora alla Camera. Contrariamente a quanto avevano preannunciato alcuni senatori (anche per il tramite di qualche organo di informazione) non è stato approvato l’emendamento che prorogava i termini per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici e che prevedeva un piano triennale di interventi per il periodo 2019-2021. Nè sono stati approvati gli emendamenti relativi alla modifica delle norme sulle responsabilità in materia di sicurezza degli edifici scolastici, sul reclutamento dei docenti dalle Gae, sull’obbligo di permanenza per cinque anni dei docenti neo-assunti, sul sistema di valutazione dei dirigenti scolastici.

“Siamo profondamente delusi e preoccupati – ha dichiarato il Presidente dell’ANDIS Marotta – avevamo fortemente sperato che, a seguito della nostra denuncia dello scorso 8 gennaio, il Senato potesse sanare la grave criticità introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 con la mancata previsione di una proroga dei termini per l’adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antincendio. Adesso il problema torna drammaticamente sul tavolo di Comuni e Province, responsabili dell’esecuzione dei lavori prescritti ai fini del rilascio della S.C.I.A. antincendio. Si rende necessario a questo punto avviare un tavolo di confronto con ANCI, UPI, MIUR e Gruppi Parlamentari al fine di individuare una possibile via di uscita, se pur provvisoria”.

Il rischio più grande – secondo ANDIS – continua a gravare sui dirigenti scolastici, considerato che la Nota del Capo del Corpo Nazionale dei VV.F., inviata lo scorso 18 aprile 2018 ai Comandi provinciali, prescrive: “il personale del CNVVF, nell’attività di vigilanza ispettiva svolta sul territorio, potrebbe trovarsi in presenza di attività scolastiche e di asili nido in esercizio senza SCIA ovvero in esercizio senza il completo adeguamento alle disposizioni normative. In tali casi, poiché le scuole e gli asili nido rientrano nell’ambito di applicazione della normativa riguardante la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, è applicabile il D.lgs. 81/2008, per cui – ove si riscontrassero inadempienze – vanno attivate le procedure previste dal D.Lgs. 19/12/1994 n.758 per le contravvenzioni rilevati”.