Convegno C.I.D.I. Milano: Dispersione zero e 90% diplomati

I calcoli dell’emorragia scolastica contenuti nel report elaborato da Tuttoscuola sui dati del Miur, in occasione della recente audizione presso la Commissione Istruzione della Camera dei Deputati, concorreranno ad arricchire il dibattito nel quadro del convegno promosso dal C.I.D.I. di Milano – Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti (con il patrocinio del Comune di Milano, della Regione Lombardia e dall’Ufficio Scolastico della Lombardia) in programma il prossimo 19 maggio presso il Palazzo Reale, Piazza Duomo 16, sul tema della dispersione scolastica.

L’obiettivo del convegno è di far riflettere gli insegnanti, i dirigenti, le forze politiche che “abbattere” la dispersione scolastica ed elevare i livelli culturali deve costituire il punto centrale delle politiche formative del governo per far uscire il paese dalla crisi economica e sociale che sta attraversando.

Al convegno prenderanno parte Valentina Aprea, assessore all’Istruzione e Lavoro della regione Lombardia, Francesco Cappelli, assessore all’istruzione del Comune di Milano, Francesco De Sanctis,  direttore dell’USR della Lombardia e l’ex ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer.

Tre i principali assi portanti del convegno. Il primo riguarda i dati sulla dispersione scolastica in Italia e in Lombardia; il secondo le proposte; il terzo i progetti e le esperienze messe in campo.

Il convegno trova un momento particolarmente significativo, anche, nella tavola rotonda centrata sugli obiettivi di EUROPA 2020: contenere l’abbandono scolastico sotto il 10%, portare il numero dei laureati sopra il 40%; mettere in atto politiche efficaci sull’occupazione giovanile tra i 19 e 25 anni; investire sull’innovazione, la ricerca. Il confronto vuole richiamare l’attenzione dei decisori politici sulla necessità di mettere in atto strategie “coordinate e sistemiche“ efficaci per contrastare la dispersione scolastica. Quali i progetti? Quali le risorse? 

In particolare Tuttoscuola ritiene che servono proposte concrete su come la scuola e gli insegnanti possono ridare ai giovani la speranza, emozioni, mostrando la seduzione della cultura e delle idee. Una sfida certo che mette in discussione in primo luogo la capacità dei docenti di dire parole che i ragazzi sentono come vere per bilanciare la seduzione del virtuale.