Contro le paure per la Finanziaria scende in campo il viceministro

Mariangela Bastico, viceministro alla Pubblica Istruzione, rassicura, precisa e controbatte: la finanziaria per la scuola è buona e va interpretata correttamente, e, dove è carente o poco chiara, può essere emendata al Senato.

Sul suo sito personale (www.mariangelabastico.it) il viceministro affronta uno ad uno i temi caldi della manovra finanziaria, oggetto anche della mobilitazione e degli scioperi della categoria per le prossime settimane, confutando gli allarmi per i tagli, per il reclutamento.

Taglio di 50.000 posti: non si tiene conto di scelte di sviluppo – precisa la Bastico – che determineranno incremento di posti (innalzamento dell’obbligo di istruzione fino a 16 anni, sezioni primavera per i bambini dai 2 ai 3 anni, educazione degli adulti, istruzione tecnica superiore, Ifts). La riduzione di orario negli istituti professionali non ridurrebbe il numero dei docenti, che invece confluiranno nell’organico funzionale di istituto per prevenire la dispersione e favorire l’integrazione di disabili e stranieri.

Anche i docenti soprannumerari, come quelli inidonei, afferma il rappresentante del MPI, saranno posti in mobilità dai ruoli docenti per passare ad altri ruoli dell’Amministrazione dello Stato, quindi non costituiscono taglio di posti.
"Infine, deve essere chiaro, afferma la Bastico, che qualunque ragionamento sui tagli non si riferisce né a persone, né a posti in organico".

Piano di 150 mila assunzioni
: con 42 mila posti attualmente vacanti e 30 mila posti all’anno lasciati vacanti per pensionamento le 150 mila assunzioni nel triennio non solo sono realizzabili ma sono necessarie per assicurare stabilizzazione a migliaia di docenti, tra cui 102.100 insegnanti con incarico annuo nel 2005-2006. "Creare allarme nei confronti di persone che da anni lavorano nella scuola, anche nella prospettiva di un lavoro stabile, è particolarmente grave – dice il viceministro – perché incide sulle aspettative della vita professionale e sulla qualità dell’insegnamento, che è l’elemento costitutivo essenziale della qualità della scuola".