Contratto: restano nodi, ma si va avanti

Nel negoziato per il rinnovo del contratto della scuola ci sono ancora nodi da sciogliere, ma si va avanti e in questa settimana il confronto potrebbe entrare nella fase finale. Il segretario generale della Uil scuola Massimo Di Menna è piuttosto ottimista sull’andamento della trattativa con l’Aran. “E’ stata accolta buona parte delle nostre richieste per modificare la bozza di accordo che ci avevano presentato. Certo – ammette – ci sono questioni importanti non ancora risolte come, ad esempio, la parte economica: non è ancora stato definito il sistema di distribuzione delle risorse (tra retribuzione base, riconoscimenti professionali e quant’altro) e aspettiamo che ci presentino proiezioni sulla distribuzione dei soldi. Ancora da chiarire è anche il sistema delle competenze all’interno della scuola dell’autonomia, ma la contrattazione sta dando risultati. Non siamo ancora in grado di chiudere il negoziato, ma in questa settimana il confronto entra in una fase decisiva. Il testo dell’intesa è stato cambiato di molto e ci sono le condizioni per arrivare a una chiusura….. se non ci saranno bucce di banana buttate nella trattativa”.

Le parti si incontrano di nuovo mercoledì, per affrontare innanzitutto le questioni di carattere normativo ancora aperte e proseguiranno il confronto nei giorni successivi.

“Il giorno della verità sarà giovedì: o si riuscirà a fare chiarezza sulle questioni-chiave o si andrà allo scontro”, afferma il segretario generale della Cisl scuola Daniela Colturani. “Siamo certamente in presenza di un testo sostanzialmente modificato rispetto a quello iniziale, un testo che ha recepito in larga parte le nostre osservazioni. Resta tuttavia un macigno, immodificato, che sebbene dal punto di vista quantitativo possa sembrare residuale non lo è affatto: sto parlando della pregiudiziale ideologica che abbiamo denunciato sul fronte delle relazioni sindacali. Occorre capire se rispetto a questo tema c’è la volontà di accogliere le nostre obiezioni. Per quanto riguarda la Cisl, considerato che in questa partita già sono stati sfruttati i tempi supplementari e si è ormai ai rigori, il termine ultimo è giovedì: o si risolvono le questioni-chiave, e cioè parte economica e relazioni sindacali, oppure denunceremo chi non ci vuole far chiudere questo contratto. E’ in gioco la dignità e la credibilità delle organizzazioni sindacali”.