Contagi a scuola, Turi (Uil Scuola): ‘Ministro comunichi periodicamente veri numeri del monitoraggio’

“C’è qualcosa che non quadra nella comunicazione del Ministero dell’Istruzione. Si continuano a dare indicazioni, a pianificare attività e progetti sulla base di numeri fermi al 26 settembre mentre i numeri dei contagi e delle situazioni di difficoltà delle scuole sono in crescita sensibile. Ad essere coinvolti sono insegnanti, studenti, e le loro famiglie, in un meccanismo a raggiera che moltiplica gli effetti quotidiani del disagio”. Lo dichiara Pino Turi, segretario Uil Scuola.

“Sono giornate piene di richieste preoccupate da parte del personale, delle famiglie in una confusione di messaggi contradditori che aumentano i sospetti. Questa pandemia – continua Turi – si può superare solo insieme e condividendo la realtà, bella o brutta che sia. Sarebbe un guaio se si insinuasse il sospetto che si sta cercando di curvare i numeri per ragioni,  anche nobili, di natura istituzionale tese a dare messaggi tranquillizzanti”.

“Per dare rassicurazioni bisogna aprire gli armadi e rendere trasparente la situazione. Sarebbe bene che il ministro, non dico ogni giorno – propone Turi – ma con una periodicità fissa, facesse conoscere i numeri del monitoraggio che ha attivato nelle scuole e che consente di dare i dati in tempo reale. La preoccupazione che ci viene raccontata ogni giorno ci sta portando a attivare un nostro monitoraggio – aggiunge il segretario Uil Scuola – proprio per capire le dimensioni reali del disagio – sia sanitario, sia di conseguenza organizzativo nelle scuole”.

“Meglio sarebbe lavorare con numeri ufficiali, e su quelli predisporre interventi coordinati. E si potrebbe fare agevolmente se fosse convocato il Tavolo nazionale costituito per questo – osserva Turi. Continuare a spanne, senza convocarlo fa aumentare il sospetto che si voglia tanto – ancora una volta – fare e disfare in assoluta solitudine, ma così non si esce dal problema, si aggrava”.