Contagi a scuola: il paradosso dei bambini vaccinati o guariti e prigionieri della quarantena

Bambini e famiglie prigionieri delle quarantene: guariti o vaccinati, eppure chiusi in casa. E allora la domanda è d’obbligo: “A cosa serve vaccinare mio figlio se deve stare in quarantena 10 giorni come gli altri non vaccinati e proprio come i compagni non vaccinati farsi un tampone per rientrare in classe?”. Questo si stanno chiedendo in questi giorni migliaia di genitori di alunni di scuola primaria che hanno dovuto non solo tenere i propri i figli a casa in DAD anche se vaccinati, ma anche in quarantena perché nella classe sono risultati positivi al contagio Covid-19 due o più compagni.

La misura sanitaria che ha determinato l’interrogativo risentito di tanti genitori è contenuta nella disposizione definita congiuntamente dai ministeri dell’istruzione e della salute l’8 gennaio scorso (pro. 00011) che, in proposito, precisa per la scuola primaria:

In presenza di almeno due casi positivi vengono disposte le seguenti misure per i compagni di classe: – attività didattica: è sospesa l’attività in presenza, si applica la didattica a distanza per la durata di dieci giorni;
misura sanitaria: quarantena della durata di 10 giorni con test di uscita – tampone molecolare o antigenico – con risultato negativo.

Al 20 gennaio i bambini vaccinati con doppia dose erano quasi 214mila, e oltre 940mila completeranno il ciclo vaccinale nei prossimi giorni. A questi va aggiunta una platea di altri 230mila under 11 guariti dal Covid. Tutti costretti a una quarantena di 10 giorni qualora in classe si siano registrati almeno due casi positivi. Senza nessuna distinzione, per loro, con i compagni non vaccinati. 

Se è comprensibile e condivisibile la decisione di collocare l’intera classe in DAD, senza distinguere tra gli alunni i non vaccinati e i vaccinati o immunizzati, è certamente discriminante verso gli alunni vaccinati o guariti prevedere quarantena di dieci giorni come per i compagni non vaccinati, e disporre addirittura l’obbligo di tampone, come per tutti gli altri non vaccinati, per potere rientrare a scuola.

Ricordiamo che per gli adulti le misure sanitarie da adottare in caso di contatto con positivo sono molto diverse. Se infatti si è asintomatici e vaccinati con dose booster o con doppia dose da meno di 120 giorni, non esiste alcun obbligo di quarantena, ma solo quello di indossare per 10 giorni una mascherina Ffp2. Perché per i bambini dovrebbe essere diverso?

Vaccinati o no, tutti gli alunni vengono accomunati nelle medesime misure sanitarie: si tratta di una evidente discriminazione, di una disposizione che sfiora il paradosso.

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