Consiglio d’Europa: più risorse per la formazione dei docenti

I governi devono mantenere un adeguato livello di finanziamento nel settore dell’istruzione, in particolare nell’ambito della formazione del corpo docente.

E’ quanto chiedono i ministri dell’istruzione dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, riunitisi per due giorni a Lubiana per discutere delle misure necessarie a garantire che la scuola svolga il suo ruolo nella costruzione di società democratiche e inclusive, basate sul rispetto dei diritti umani.  

Nella dichiarazione approvata dai ministri i governi vengono invitati ad impegnarsi per assicurare che la professione dell’insegnamento goda del giusto riconoscimento sociale, commisurato all’importanza del compito che svolge. Questo riconoscimento deve riflettersi anche in un’adeguata remunerazione e in condizioni di lavoro che permettano agli insegnanti di focalizzarsi sul loro ruolo educativo e rendano la professione più attraente. 

Nella dichiarazione del Consiglio d’Europa traspaiono due preoccupazioni: la prima è quella di invertire la tendenza di questi ultimi anni, assai forte tra i giovani di alcuni Paesi europei, all’abbandono degli studi che portano all’insegnamento, anche attraverso un migliore trattamento economico. La seconda è quella di innalzare la qualità professionale dei docenti attraverso una formazione continua di alto livello “che permetta agli insegnanti di acquisire le conoscenze, le capacità e gli orientamenti che occorrono per gestire una realtà socioculturale diversificata“.

Per questo si rendono necessari  strumenti per la valutazione e l’auto-valutazione che permettano al corpo docente di assumersi la responsabilità del proprio sviluppo professionale.