Concorso/4. Sarà davvero per giovani?

Il ministro Profumo ha ripetutamente dichiarato che questo concorso, il primo dopo tredici anni di attesa, è rivolto soprattutto ai giovani, in alternativa alla strada del reclutamento attraverso le graduatorie ad esaurimento.

Ma è proprio così? C’è da dubitarne, stando all’informativa sindacale dei giorni scorsi.

Potranno infatti partecipare al concorso per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria i candidati che hanno conseguito il diploma di scuola o di istituto magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002. Per la scuola secondaria potranno accedere al concorso anche i laureati entro l’anno accademico 2001/02 (lauree quadriennali), o 2002/03 (lauree quinquennali) o 2003/04 (lauree sessennali).

Per entrambi i settori possono accedere al concorso gli abilitati usciti successivamente dai corsi di laurea in scienze della formazione primaria o dai corsi SSIS: docenti già entrati quasi tutti nelle graduatorie ad esaurimento. Le migliaia di giovani che si sono laureati negli ultimi cinque anni non potranno invece concorrere, perché privi di abilitazione.

Insomma, per trovare i giovani, primi destinatari, secondo il ministro, del nuovo concorso, bisogna guardare agli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, e alle graduatorie esaurite o in via di esaurimento che investono particolarmente il settore tecnico-scientifico.

Per il resto si tratta di un’apertura nei confronti di migliaia di candidati formatisi dieci o vent’anni fa e che attualmente (se ancora interessati al lavoro di insegnante) si trovano per lo più collocati nella terza fascia dei supplenti.

Questo primo concorso sembra, dunque, soprattutto una selezione una tantum, un’ultima chance, per le vecchie generazioni di docenti.