Concorso straordinario: nelle 17 prove pubblicate risulta già vacante 1 posto su 4

È presto per parlare di tendenza, ma i primi risultati della correzione delle prove scritte del concorso straordinario della secondaria fanno già temere un esito finale non esaltante. Sono soltanto 17, su un totale di 549, gli esiti delle prove scritte finora pubblicati da alcuni USR. Rispetto a tutte le prove svolte tra ottobre e novembre e nel mese dello scorso febbraio, rappresentano soltanto un 3,1% che statisticamente non può essere considerato come tendenza diffusa, ma tuttavia già contengono risultati negativi non trascurabili. È comunque sperabile che i prossimi risultati siano migliori, perché quelli finora pubblicati non possono non preoccupare.

Infatti, dei 681 candidati previsti per le prove soltanto 344 (50,5%) hanno superato lo scritto che, dopo la valutazione dei titoli di servizio e di cultura, potranno essere iscritti in graduatoria di merito, ma soltanto 292 di loro (l’85%) risulteranno alla fine vincitori; in questo modo supererà positivamente il concorso il 43% di quelli che avevano presentato domanda di partecipazione, mentre i restanti 389 (57%) vedranno azzerata ogni prospettiva immediata di passare in ruolo.

Ma c’è anche un’altra novità, poco piacevole.

Considerato che per alcune classi di concorso, tra quelle di cui sono stati pubblicati gli esiti finali della prova scritta del concorso straordinario, il numero finale degli ammessi risulta inferiore al numero di posti a concorso, al momento risultano già 101 posti vacanti su 393 a concorso per quelle prove espletate.

Questo rapporto provvisorio dei posti vacanti è superiore al 25% (esattamente 25,7%), pari a un posto ogni quattro che alla fine non sarà coperto.

È significativo il caso della classe di A41 Scienze e tecnologie informatiche, di cui per il momento sono stati pubblicati solamente i risultati di Puglia e Friuli VG, dove soltanto il 27,4% dei 106 candidati ha superato lo scritto: sono 29 ed entreranno tutti in ruolo, mentre 47 dei 76 posti disponibili (61,8%) rimarranno vacanti.

Già serpeggiano perplessità e interrogativi sulle esclusioni di molti candidati (siamo già al 50%) che hanno alle spalle almeno tre anni di servizio nella scuola che li avrebbe dovuti mettere al riparo dalla esclusione.