Concorso straordinario/1: quale tutela per i candidati in quarantena?

Tra dieci giorni, il 22 ottobre, secondo il calendario definito dal Ministero dell’Istruzione, dovrebbero iniziare le prove scritte del concorso straordinario che mette in palio 32 mila posti nelle scuole secondarie di I e di II grado. Su Tuttoscuola.com tutti gli avvisi di abbinamento dei candidati alle prove scritte. Le prove dovrebbero iniziare (il condizionale è d’obbligo) se non interverranno gravi intoppi dovuti ai crescenti contagi del coronavirus e se il Parlamento ignorerà la richiesta di rinvio presentata formalmente dai cinque sindacati maggiormente rappresentativi della scuola. La ministra dell’istruzione Azzolina è tuttavia determinata a confermare le prove, forse preoccupata che un rinvio potrebbe compromettere l’intera stagione concorsuale.

Le misure di sicurezza emanate per lo svolgimento delle prove sono tali da assicurare lo svolgimento delle prove scritte, ma i veri problemi per i candidati potrebbero presentarsi non nella sede della prova ma prima, a casa.

Il bando del concorso prevede che “La mancata presentazione nel giorno, luogo e ora stabiliti, ancorché dovuta a caso fortuito o a causa di forza maggiore, comporta l’esclusione dalla procedura”.

Ma se la ‘causa di forza maggiore’ è la quarantena imposta agli insegnanti nella scuola in cui il candidato è in servizio come insegnante, il candidato deve essere comunque escluso?

Riteniamo che sarebbe ingiusto, oltre ad essere fonte sicura di polemiche e di ricorsi.

Sarebbe meglio prevedere una soluzione ad hoc, prima dello svolgimento delle prove: oltre a dare tranquillità ai candidati, servirebbe anche a depotenziare l’arma (inevitabile) dei ricorsi degli esclusi e dei candidati contro interessati.

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