La piccola bufera della settimana scorsa sugli errori rilevati nella batteria dei test per la preselezione del concorso a dirigente scolastico, prontamente ridimensionata dal comunicato stampa del Miur che ha minimizzato la questione, riprende forza per iniziativa della polizia postale e riapre qualche dubbio sulla certezza dello svolgimento della prova fissata per il 5 ottobre prossimo. Già si parla un possibile un differimento al 12 ottobre p.v.

L’Associazione nazionale dei funzionari di polizia, a conoscenza delle voci riportate su vari siti che parlavano di fuga di notizie sui test prima della loro pubblicazione da parte del Miur il 1° settembre scorso, ha presentato un esposto-denuncia, come hanno riferito alcuni organi di stampa tra cui “Il Messaggero”.

La Polizia postale dovrà ora accertare se la presunta fuga di notizie sia dovuta alla violazione del segreto d’ufficio da parte di una o più persone che, da esperti, hanno concorso a preparare i 5700 quiz per la preselezione del concorso oppure se sia avvenuta all’interno del ministero.

“Un controllo è doveroso – spiega Roberto Pellagatta, presidente della Disal, associazione di presidi – ma c’è il rischio che si blocchi il concorso”.

In effetti il blocco del concorso o, comunque, un suo rinvio potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla situazione delle istituzioni scolastiche per il prossimo anno scolastico, perché in buona parte (la metà, secondo Pellagatta) sarebbero prive di dirigente scolastico.

Una situazione di incertezza che si intersecherebbe con la riforma della rete scolastica per il 1° ciclo d’istruzione, prevista dalla manovra finanziaria di mezza estate.

Ci sembra, comunque, improbabile che l’accertamento che verrà condotto dalla polizia postale possa avere diretti effetti sulla prova, per il cui svolgimento l’Amministrazione scolastica dovrà assicurare, in ogni modo, il massimo di trasparenza e di sicurezza.