Concorso DS: la prova scritta (e la scuola) in mano al Consiglio di Stato

In settimana si conoscerà il futuro immediato del concorso per DS. Dopo le due sentenze del TAR Lazio che hanno annullato in toto la prova scritta concorso DS a causa della presenza nella plenaria del 25 gennaio 2019 di tre commissari ritenuti in situazione di incompatibilità, il Miur ha immediatamente interposto appello al Consiglio di Stato contro la sentenza, chiedendo contestualmente l’immediata sospensiva della sentenza, a causa del danno grave ed irreparabile che essa provocherebbe.

Il danno, di tutta evidenza, consisterebbe nell’impossibilità di nominare dal prossimo 1° settembre i vincitori concorso DS, lasciando prive di titolare oltre duemila istituzioni scolastiche che dovrebbero essere affidate in reggenza, impegnando un dirigente su tre tra quelli in servizio a quella data.

Se il danno è evidente e concreto, tanto da prospettare un immediato accoglimento dell’istanza da parte del Consiglio di Stato, non altrettanto, e con la stessa certezza, si può dire per la sentenza di merito che successivamente il Consiglio dovrà emettere.

Dato, quindi, per scontato che il Consiglio di Stato emetta un’ordinanza cautelare di sospensione della sentenza del TAR e a settembre si proceda, quindi, alla nomina dei vincitori in attesa della sentenza di merito, quale potrebbe essere la natura di quelle nomine?

Con riserva?

Se fossero nomine con riserva, la sorte dei vincitori potrebbe essere contrassegnata, quasi come una spada di Damocle, dalla incertezza della conferma, fino a quando verrà emessa la sentenza di merito da parte dello stesso Consiglio di Stato: sentenza del TAR annullata o confermata.

Cosa potrebbe succedere se venisse confermata la sentenza del TAR: nomine revocate? Governo di molte scuole decapitato ad anno iniziato? Ritorno alle reggenze? Replica della prova scritta del concorso? Richiesta di danni?

Una catastrofe scongiurabile con l’annullamento definitivo della sentenza del TAR. Come si augurano i candidati ancora in pista; proprio il contrario, ovviamente, di chi non ha superato lo scritto concorso DS.

Su questi temi intervistiamo su tuttoscuola.com il presidente della Disal, Ezio Delfino (https://www.tuttoscuola.com/concorso-ds-delfino-disal-la-situazione-e-grave-ripensare-le-forme-di-reclutamento-dei-ds-lintervista-di-tuttoscuola/) e l’avvocato Rosario Molino (https://www.tuttoscuola.com/concorso-ds-salvaguardare-i-diritti-di-tutti-anche-di-chi-e-stato-valutato-dai-commissari-incompatibili-intervista-allavv-molino/).