Concorso docenti PNRR 3, pubblicata ripartizione regionale dei posti: Campania e Sicilia in testa. Domande in calo

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso la tabella con la suddivisione regionale dei posti messi a bando per il concorso PNRR 3, confermando un quadro molto eterogeneo tra le diverse aree del Paese.

In totale, le domande presentate sono 226mila:

– 45.469 per infanzia e primaria (AAEE)
– 181.333 per la secondaria di I e II grado (SSMM)

Un volume importante, ma sensibilmente più contenuto rispetto ai concorsi PNRR precedenti.

Concorso PNRR : Campania e Sicilia le regioni con più posti

Dalla tabella pubblicata dal MIM emerge con chiarezza la concentrazione dei posti nel Mezzogiorno.

Concorso PNRR 3 Infanzia e primaria (AAEE)

Le regioni con più disponibilità sono:

– Campania: 7.708 posti
– Sicilia: 6.399
– Lazio: 4.645
– Puglia: 4.128

Seguono Lombardia (3.652), Emilia-Romagna (2.561) e Toscana (2.308).

Concorso PNRR 3 Secondaria (SSMM)

Per la scuola secondaria i numeri crescono notevolmente:

– Campania: 29.699 posti
– Sicilia: 21.761
– Lazio: 21.183
– Lombardia: 19.898
– Puglia: 16.663
– Emilia-Romagna: 10.645
– Toscana: 10.261

Sono proprio Campania e Sicilia a guidare la classifica con un divario marcato rispetto alle regioni del Nord, testimonianza delle maggiori esigenze di personale in queste aree.

Il confronto con i concorsi PNRR 1 e 2

I dati del nuovo concorso si inseriscono in una tendenza ormai evidente: una partecipazione molto alta, ma progressivamente più contenuta rispetto al picco registrato negli anni scorsi.

PNRR 1 (2023)

– Posti a bando: 44.654
– Domande presentate: 372.804
– Media: 8,3 domande per posto

PNRR 2 (2024)

– Posti a bando: 19.022
– Domande presentate: 239.100
– Media: 12,5 domande per posto

PNRR 3 (2025)

– Posti a bando: 58.135
– 30.759 per la secondaria
– 27.376 per infanzia e primaria
– Domande: 226.000
– Media: 3,8 domande per posto

Un dato che colpisce: la pressione concorsuale si riduce drasticamente. Secondo il MIM, la diminuzione del rapporto domande/posto sarebbe legata al maggior numero di immissioni in ruolo degli ultimi anni e all’uscita progressiva delle classi di concorso più affollate.

Nord e Sud: una fotografia che conferma le disuguaglianze territoriali

La ripartizione regionale dei posti evidenzia una distribuzione non uniforme.
Le regioni del Sud raccolgono la quota più alta di cattedre disponibili, effetto combinato di:

– consistenza degli organici
– maggior fabbisogno di personale
– incremento dei pensionamenti
– presenza di scuole con elevati tassi di turn over

Al Nord, pur con numeri assoluti rilevanti (come in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna), l’offerta rimane più contenuta, coerente con una maggiore stabilità degli organici.

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