Concorso dirigenti scolastici: parere del CSPI sulla bozza di regolamento

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso il richiesto parere sulla bozza di regolamento per il prossimo concorso dirigenti scolastici.

Si tratta di un parere complessivamente favorevole, condizionato all’accoglimento delle modifiche richieste.

Si tratta di poche modifiche proposte, accompagnate da alcune raccomandazioni, prima tra le quali quella di procedere speditamente per assicurare la conclusione delle procedure concorsuali prima possibile, considerato anche il grande ritardo con il quale viene avviato il concorso.  

Il CSPI chiede, tra l’altro, che il corso di formazione sia concentrato in due mesi in presenza e che i quattro mesi di tirocinio siano integrati da momenti di approfondimento a distanza.

Il Consiglio ritiene necessario ampliare il numero dei candidati ammessi alla prova scritta (di cui all’articolo 10) da 3 volte come propone la bozza di Regolamento a 4 volte il numero dei posti messi a concorso, e se possibile portare il numero dei candidati ammessi al corso di formazione dal 20% al 30% in più rispetto al numero dei posti determinati.

Per quanto riguarda il requisito di anzianità di servizio richiesto come accesso al concorso, il CSPI propone che il servizio sia “non inferiore a sessanta mesi, anche non continuativi, incluso quello svolto con contratti a tempo determinato, ovvero 5 anni di servizio ciascuno dei quali riconoscibile ai sensi della vigente normativa in materia di ricostruzione di carriera“.

Per l’eventuale prova il CSPI ritiene utile raddoppiare il numero dei quesiti in relazione alla possibilità di verificare con uno spettro più ampio di domande la preparazione dei candidati, garantendo un tempo idoneo ed adeguandone i punteggi.

Propone che i punteggi finali per la conoscenza dell’informatica e per la lingua straniera siano rispettivamente corretti da 4 a 8 punti e da 12 a 8.

Per i docenti ammessi al corso, secondo il CSPI, sarebbe auspicabile prevedere il semiesonero dal servizio ma qualora fossero assegnati all’organico potenziato devono costituire una dotazione eccedente rispetto ai posti spettanti alla scuola.

Per quanto riguarda i punteggi, propone di garantire un mix equilibrato e nello stesso tempo non rigido tra titoli culturali e professionali.

Propone anche una revisione dei punteggi in modo da valorizzare le esperienze di gestione della scuola e ridefinire il valore di alcuni titoli culturali e professionali che hanno bassa significatività rispetto all’attività del dirigente scolastico.