Concorsi scuola: prove nella regione di residenza. Una proposta coraggiosa per salvarli

Fino al prossimo 15 febbraio il decreto legge n. 2/2021 e il DPCM 14 gennaio 2021 hanno disposto il blocco di mobilità tra le regioni. Dopo quel termine, come ha precisato anche il Ministero dell’Istruzione commentando il DPCM, potranno riprendere le prove scritte del concorso straordinario e avviarsi le prove preselettive e scritte dei concorsi ordinari. Ma c’è il rischio che quel blocco di mobilità, a emergenza sanitaria non contenuta, venga prorogato ulteriormente e non certamente soltanto per qualche giorno (forse per un mese o due). E i concorsi scuola sarebbero bloccati per l’impossibilità dei candidati di raggiungere le sedi fuori regione. C’è un modo per aggirare l’eventuale blocco prorogato?

Poiché l’attivazione dei concorsi scuola dipende soltanto dal superamento di quel blocco, in quanto il limite dei 30 candidati presenti è comunque tranquillamente applicabile, si potrebbe ignorare il blocco con un intervento correttivo possibile.

Quale? Si potrebbe consentire lo svolgimento delle prove nella regione di residenza dei candidati, anziché in quella scelta per il concorso.

I bandi attualmente prevedono che le prove si svolgano in sedi individuate dagli USR nella regione scelta dai candidati per partecipare al concorso. Ma i regolamenti da cui i bandi derivano non parlano delle sedi di svolgimento delle prove.

C’è, quindi, lo spazio per una correzione coraggiosa dei bandi che non ne intacchi sostanzialmente i punti strutturali. E la sede di svolgimento delle prove non è sostanziale. Le prove selettive dei concorsi scuola potrebbero svolgersi nelle regioni di residenza dei candidati con una semplice integrazione del bando.

Se tuttavia la correzione del bando non fosse possibile, si potrebbe mettere mano al decreto legge n. 2 in sede di conversione con un emendamento apposito che preveda, in caso di proroga del blocco di mobilità, lo svolgimento delle prove nella regione di residenza. 

La ministra Azzolina che ha voluto l’integrazione salva-concorsi nel DPCM 14 gennaio, potrebbe farsi carico di questa soluzione.

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