Concorsi scuola impantanati, Gilda: ‘Alunni ancora senza prof, sistema di reclutamento fa acqua da tutte le parti’

Concorsi scuola in forte ritardo, alunni ancora senza insegnanti a lezioni iniziate.Se molti alunni non hanno ancora tutti i professori in classe, la responsabilità è del sistema di reclutamento che fa acqua da tutte le parti. Il problema, dunque, non sta nella mancanza di docenti nelle graduatorie, ma nelle procedure concorsuali che puntualmente si impantanano“. La denuncia arriva dalla Gilda degli Insegnanti, che sottolinea come dallo scorso anno a oggi siano stati banditi cinque concorsi scuola senza che nessuno si sia concluso, con graduatorie che ancora devono essere compilate. 

Concorsi scuola: la situazione registrata a fine agosto

Tuttoscuola aveva segnalato il problema già nelle scorse settimane: nella secondaria i concorsi scuola sono tuttora in mezzo al guado.  In particolare, non ha centrato l’obiettivo di concludere le prove in tempo utile per le nomine dei vincitori da settembre il concorso STEM 2022, rilanciato con urgenza per rimediare al quasi flop del concorso STEM dell’anno scorso e stralciato dal concorso ordinario della secondaria. A fine agosto scorso, infatti, era stato definito il 61% delle 77 graduatorie attese ed era stato coperto circa un terzo dei 1.682 posti previsti, con 336 cattedre che rimarranno vacanti. Non è andata meglio per il concorso straordinario-bis, bandito con urgenza per essere espletato immediatamente grazie ad una sola prova orale di mezzora. Ma, prima di settembre, è stato definito soltanto il 40% delle 662 graduatorie attese, con copertura soltanto del 22% dei 14.420 posti messi a bando e 118 cattedre che rimarranno vacanti. E per i concorsi ordinari della secondaria, banditi più di due anni fa, è stato definito circa il 40% delle 1.376 graduatorie attese e poco più della metà delle 26.871 cattedre messe a bando, con oltre 6mila cattedre che comunque rimarranno vacanti. 

Concorsi scuola: le cause del rallentamento

“A rallentare le operazioni – spiega la Gilda – sono molteplici fattori: le numerose rinunce da parte dei commissari d’esame, che non possono godere di esoneri e percepiscono compensi irrisori rispetto all’impegno che viene loro richiesto; gli errori registrati negli scritti del concorso bandito nel 2020; il ritardo sulla tabella di marcia del concorso straordinario bis, che si sarebbe dovuto concludere entro il 31 agosto e, invece, è ancora in corso. La conseguenza di tutto ciò è che, rispetto al contingente previsto, le immissioni in ruolo effettuate finora sono poco più della metà. Anche sul fronte del reclutamento supplenti si registrano notevoli disagi a causa del sistema informatizzato che in molti casi non ha rispettato i diritti di graduatoria dei docenti plurititolati con anni di esperienza. I quadri delle disponibilità, pubblicati tardi, spesso sono risultati sbagliati e molti docenti sono stati costretti a presentare domanda alla cieca o per posti inesistenti”. 

“Oltre agli insegnanti, a fare le spese di questo sistema fallimentare – conclude la Gilda – sono anche gli studenti che subiscono il solito valzer di supplenti, con buona pace della tanto invocata continuità didattica”.

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