Concorsi scuola 2023, posti di sostegno: sono quasi un terzo del totale. L’84% al Nord

Ancora una volta, e forse più di quanto successo in altri concorsi scuola, il sostegno per alunni con disabilità la fa da padrone in questi concorsi scuola 2023 appena banditi, con oltre il 30% dei posti messi a concorso nei diversi settori scolastici.

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Complessivamente i posti di sostegno concorsi scuola 2023 sono 9.115 su un totale di 30.216 posti previsti (30,2%), con la scuola primaria che ne ha 5.463, corrispondenti al 65,6% degli 8.326 posti del settore, con 608 per la scuola dell’infanzia (46,2% dei 1.315 posti a concorso nel settore).

Per la secondaria il maggior numero di posti di sostegno è nel I grado (2.480, pari al 32,4% dei 7.646 posti), mentre il II grado si limita a 564 posti di sostegno (4,4% dei 12.929 posti del settore).

L’aspetto più interessante – e per certi aspetti più preoccupante – è la distribuzione di quei 9.115 posti di sostegno sul territorio.

Oltre l’84% dei posti di sostegno sono presenti nelle regioni del Nord (62,5% nel Nord Ovest e 21,7% nel Nord Est, per un totale dell’84,2% corrispondenti a 7.675 posti su 9.115).

Nella sola Lombardia c’è il 43% di tutti i posti di sostegno concorsi scuola 2023; un altro 15,2% in Piemonte e un ulteriore 13,8% nel Veneto.

Complessivamente in tutte le regioni del Mezzogiorno i posti di sostegno per tutti i settori invece sono pari solamente al 5,2% dei 9.115.

È prevedibile, pertanto, lo spostamento di molti candidati in possesso del diploma di specializzazione dalle regioni meridionali verso il nord, sia perché a casa loro i posti sono contati mentre abbondano nelle regioni settentrionali, sia perché, come purtroppo avviene da molto tempo, le università del nord sono restie a organizzare corsi TFA per la specializzazione per il sostegno, mentre le università del centro-sud da sempre si impegnano a organizzare corsi per i TFA.

Conseguentemente, nelle regioni centro-meridionali sono numerosi i docenti specializzati per il sostegno, dopo avere frequentato i corsi di formazione TFA nelle regioni di residenza.

Ma la scarsissima disponibilità di posti messi a concorso vanifica in buona parte la potenzialità occupazionale di quel diploma ottenuto con notevole impegno.

La scelta, quindi, è pressoché fatta: molti andranno a concorrere al nord, sperando non solo di vincere, ma anche di ritornare quanto prima a casa, liberando nelle sedi settentrionali posti per i prossimi concorsi e andando a saturare, con il trasferimento a casa, i posti di sostegno al sud.

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