Concorsi ordinari riformati: i passaggi per salvare i bandi pubblicati

In attesa di vedere confermate formalmente le linee riformatrici dei concorsi ordinari della scuola contenute nella documentazione allegata al PNRR, e prima ancora di pensare a come saranno i futuri concorsi riformati attesi forse per l’anno prossimo, in queste ore mezzo milione di candidati dei concorsi ordinario già banditi (430.585 della secondaria di I e II grado e 76.757 di primaria e infanzia), tuttora fermi ai blocchi di partenza, si interrogano sui concorsi ordinari per i quali un anno fa avevano presentato domanda di partecipazione, versando anche una quota per diritti di segreteria per ognuna delle tipologie concorsuali scelte.

Certamente i bandi ai quali quei candidati avevano chiesto di partecipare dovranno giocoforza essere cambiati, visto che, a quanto sembra, non vi dovrebbe essere la prova orale e tutto si giocherà su quell’unica prova scritta, come già previsto per il concorso di primaria e infanzia, ma non per quello della secondaria che ne prevedeva due.

Resta anche l’incognita della modalità da adottare per la preselezione (quella già prevista con i test a risposta multipla oppure con la valutazione dei titoli di accesso), ma in ogni modo, poco o tanto, i bandi attuali dovranno essere modificati. Come? in che tempi?

Assumendo a riferimento l’articolo 10 del DL 44/21 (che per comodità chiamiamo la norma Brunetta) definitivamente convertito in legge in queste ore, dovranno essere ridefiniti preliminarmente i regolamenti da cui dovranno uscire, modificati, i due bandi.

Sarà opportuno un passaggio presso il CSPI, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per acquisire il parere (non vincolante). Tutto questo potrebbe essere fatto in un mese o poco più.

Poi i bandi dei concorsi ordinari, opportunamente modificati, dovranno essere pubblicati con riapertura dei termini, consentendo a nuovi candidati di presentare domanda e agli attuali iscritti di dichiarare eventuali titoli acquisiti nel frattempo.

Si pensi, in proposito, ad esempio, a candidati che nel frattempo hanno acquisito la specializzazione per il sostegno dove il numero attuale dei candidati è inferiore al numero dei posti previsti a bando. Questa fase potrebbe concludersi entro luglio. Nella migliore delle ipotesi, a settembre potrebbero avviarsi le procedure concorsuali vere e proprie. Supponendo che per il superamento dell’eventuale prova preselettiva ci si avvalga della valutazione dei titoli di accesso, gli ammessi alla prova scritta si potrebbero conoscere già a fine settembre-primi di ottobre.

Per lo scritto – unica prova del nuovo concorso ordinario – è presto per avanzare ipotesi, ma se la prova unica si terrà entro novembre-dicembre, si potrebbero avere già i vincitori al settembre 2022.

Si tratta per il momento di ipotesi, se pur fondate su riferimenti attendibili, che tra pochi giorni potrebbero trovare conferma, piena o parziale, oppure smentita.

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