Con il ddl sulla maturità cominciato il ridimensionamento dell’Invalsi

Dopo l’annuncio in sede di interrogazione parlamentare, da parte del viceministro Bastico, della prossima revisione delle prove Invalsi per la rilevazione dei livelli di apprendimento, fonte di accesa discussione nello scorso anno, è stata avviata la rimozione di un altro tassello del sistema di valutazione affidato all’Istituto nazionale di valutazione del sistema di istruzione.

Nello schema di disegno di legge per la revisione degli esami di Stato, è stata infatti prevista l’abrogazione di una disposizione relativa agli esami di Stato (articolo 3, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286), contenuta in uno dei decreti legislativi di attuazione della riforma Moratti.

La norma che si vuole abrogare non ha ancora trovato applicazione e riguarda gli esami finali del secondo ciclo (ex maturità) e del primo ciclo (ex-licenza media), e prevede che l’Istituto nazionale di valutazione “.. predispone, nell’ambito delle prove previste per l’esame di Stato conclusivo dei cicli di istruzione, per la loro scelta da parte del Ministro, le prove a carattere nazionale, sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento del corso ed in relazione alle discipline di insegnamento dell’ultimo anno di ciascun ciclo, e provvede alla gestione delle prove stesse, secondo le disposizioni emanate in attuazione dell’articolo 3, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53…”