Cisl Scuola Lazio: investire in formazione, scuola e ricerca. Bene Monti

Vincenzo Alessandro, segretario generale regionale della Cisl Scuola Lazio ha introdotto, alla presenza del segretario generale nazionale Francesco Scrima e del segretario organizzativo della Cisl Lazio, Tommaso Ausili, i lavori dell’Assemblea regionale dei quadri della Cisl Scuola del Lazio, svoltasi lo scorso 14 novembre.

L’Assemblea si è posta come un momento di riflessione dell’organizzazione sindacale sulle politiche perseguite nel corso di questa prima, ma lunga e significativa parte della XVI legislatura.

Il segretario regionale Alessandro ha sottolineato che “la Cisl ha accettato la sfida di continuare a ‘fare sindacato’ nella difficile condizione di doversi confrontare con un governo, quello guidato da Berlusconi, che ha subito mostrato ‘inimicizia’ nei confronti delle organizzazioni sindacali, ed in particolare del pubblico impiego e della scuola. Nonostante l’ostilità preconcetta abbiamo cercato sempre la condivisione ed il sostegno del personale della scuola nonché il confronto con la parte politica di governo anche quando questa controparte manifestava una evidente lontananza dai valori rappresentati dal sindacato stesso”.

Ausili si è soffermato sulle tematiche regionali, evidenziando che la Regione Lazio ha destinato al settore istruzione e formazione professionale il 3,76% del bilancio, mentre il segretario nazionale Scrima, concludendo i lavori, ha rivendicato all’azione della Cisl il conseguimento di alcuni importanti risultati ed in particolare, tra l’altro, la sottoscrizione del contratto per il biennio economico 2008/09. “Il rapido avvitamento della crisi economica – ha affermato Scrima – ed il blocco dei contratti successivamente disposto da Tremonti dimostrano con chiarezza che quegli aumenti, non faraonici, tuttavia non sarebbero mai giunti agli operatori della scuola senza la nostra determinata e determinante azione”.

Dai lavori dell’Assemblea sono emersi segnali di collaborazione ed un consenso di massima sul programma per la scuola, l’università e la ricerca. La partita è agli inizi e il cantiere sul da farsi è aperto. Già in questa prima fase il governo Monti metterà alla prova le organizzazioni sindacali ed il loro senso di responsabilità al di là delle prime dichiarazioni di disponibilità.