Cisl-scuola: la Consulta risolva quota 96

Nel corso della manifestazione a Roma dei docenti di quota 96 è intervenuto il giudice Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, il quale ha confermato che sulla tormentata vicenda “ci sono i presupposti per far intervenire la Corte Costituzionale”.

Alle parole di Imposimato ha fatto seguito un comunicato stampa della Cisl-scuola con il quale, oltre a condividere la proposta del giudice, il segretario Scrima fa presente che il suo sindacato aveva sostenuto a suo tempo un ricorso presso l’alta Corte con esiti interlocutori suscettibili di una nuova riproposizione.

Ottima la proposta del giudice “che la CISL Scuola ha già messo in pratica da mesi – dichiara Scrima – tanto che la Corte è stata investita del problema a seguito di un ricorso da noi sostenuto e si è già pronunciata, con ordinanza pubblicata il 17 dicembre 2013, senza entrare nel merito ma sollevando alcune questioni di ammissibilità in base alle quali abbiamo già provveduto a riproporre il ricorso tenendo conto di quanto argomentato dalla Consulta“.

Evidentemente il sindacato cislino, dopo il no del Governo all’emendamento sulla riforma della PA che avrebbe salvato i ‘quota 96’, non nutre molta fiducia sul dichiarato impegno del premier Renzi di risolvere l’intricata questione con una norma ad hoc dentro il pacchetto scuola.

Ne è prova il prosieguo del comunicato stampa che, in merito, precisa: “Il nostro obiettivo era, e resta, quello di ottenere un pronunciamento della Corte che, sancendo l’illegittimità della norma, avrebbe valore per tutti gli interessati e non solo per singoli ricorrenti. Prendiamo atto con grande soddisfazione che viene oggi autorevolmente suggerita una strada che già da tempo la CISL Scuola aveva individuato e intrapreso e che sta tuttora percorrendo, insieme all’impegno da sempre speso per ottenere una soluzione per via legislativa del cui mancato esito è oggi il governo a portare la grave responsabilità“.