Cinema. La responsabilità educativa è dei genitori o dei produttori?

Presa di posizione delle associazioni dei genitori contro il via libera a film vietati ai minori

Le Associazioni dei genitori, AGe e Agesc, prendono posizione con un comunicato congiunto sul “via libera” che in Italia viene concesso a film che nel resto del mondo sono vietati ai minori di 14 anni e anche di 18 anni.

Le Associazioni di Genitori che partecipano alle sezioni della Commissione di revisione cinematografica protestano energicamente e chiedono che sia assicurata ai rappresentanti dei genitori la “reale” possibilità di vigilare e “proteggere il fanciullo dalle informazioni e dai materiali che nuociono al suo benessere” (come recita la Dichiarazione dei diritti del fanciullo).

Le Associazioni sottolineano che in altri Paesi, come , per esempio, negli Stati Uniti, le Commssioni di revisione dei film sono composte solo da genitori, mentre in Italia vedono la presenza paritetica di rappresentanti dei produttori cinematografici e dei genitori.

A cosa sono interessati i produttori? Si chiedono le Associazioni, e di chi è la concreta responsabilità educativa verso i minori?

“Il mondo della comunicazione e della produzione di intrattenimenti (stampa, cinema, tv, internet , tutti interdipendenti tra loro) si ritiene sempre più autorizzato a trasmettere qualsiasi tipo di contenuto, immagine, messaggio senza vincoli e controlli, per poi accusare e indicare nelle famiglie e nei genitori i responsabili di tutti i comportamenti antisociali che si manifestano, in modo purtroppo sempre più preoccupante, tra ragazzi e giovani. Eppure la corresponsabilità educativa e la produzione di opere eticamente e qualitativamente buone sono un dovere di tutti gli adulti”.

Le Associazioni dei Genitori non sono per la “censura”, ma per la tutela della sensibilità dell’età evolutiva: è necessario, per il bene dei minori e dell’intera comunità, segnalare, motivandoli, rischi e pericoli presenti in certi film per i bambini di una certa età .

Le Associazioni dei Genitori auspicano una nuova e diversa normativa per sostenere i genitori, primi responsabili dell’educazione dei figli, a scegliere con attenzione e senso critico, e, nel contempo, promuovere un cinema di qualità nel nostro Paese.