Alla fine del 2021 saranno oltre 9 milioni i nuovi laureati che usciranno dalle università e dai college del Paese (simili ai campus americani), 350.000 in più rispetto al numero raggiunto nel 2020. Lo ha reso noto il ministero dell’Istruzione cinese con un comunicato ripreso dall’ANSA.

La precisione della previsione è fondata sul fatto che gli studenti cinesi rispettano in gran parte le regole e i tempi stabiliti per gli esami (molti dei quali sono solo scritti). Anche in Cina, malgrado l’imponente sviluppo economico, che ha creato molti nuovi posti di lavoro, si pongono problemi di collegamento tra l’output delle università e i profili professionali richiesti dal mercato del lavoro, tanto che già dall’anno scorso il ministero dell’istruzione, insieme ad altre autorità governative, ha avviato una campagna volta ad aiutare gli studenti laureati a trovare lavoro o ad avviare attività in forma di start-up.

Dal 17 al 23 maggio 2021 è in corso nell’intera nazione una settimana di promozione delle assunzioni al fine di fornire sia opportunità di lavoro ai nuovi laureati sia informazioni alle università e ai datori di lavoro per orientare al meglio le scelte degli studenti.

Secondo la nota del ministero, durante la settimana ciascuna delle 22 province cinesi organizzerà almeno due fiere del lavoro su larga scala, mentre anche università e college terranno eventi, sia in modalità virtuale che in presenza, dedicati all’orientamento e alle iscrizioni negli atenei e nei campus.