Chi studia di più vive più a lungo

Recenti ricerche americane, sviluppate da studiosi delle prestigiose università di Stanford e di Princeton, ripresi con evidenza dal “New York Times“, mettono in evidenza una stretta correlazione tra la durata degli studi e la longevità degli individui.

Anche altri fattori, come la predisposizione genetica o la ricchezza, influiscono sulla longevità, ma è in particolare nei Paesi del Terzo Mondo, in cui la questione è stata studiata più a fondo, che la durata della vita si pone in evidente relazione con la durata degli studi.

Comunque il fenomeno si verifica anche nei Paesi più ricchi e sviluppati come gli Stati Uniti, dove i bianchi vivono in media più a lungo dei neri, e i ricchi più dei poveri, essenzialmente per il fatto che i primi sono più istruiti dei secondi.

A dimostrazione di questa tesi vengono citati il caso dell’Egitto, dove due anni e un mese in più di istruzione obbligatoria si sono tradotti in dieci anni di vita in più nell’arco di tempo compreso tra 1985 e 2000, e il Bangladesh e il Nepal dove lo stesso risultato è stato ottenuto grazie ed un solo anno scolastico in più.

Insomma, imparare, attraverso la scuola, a programmare il proprio futuro, a rinviare i motivi di gratificazione immediata, a fare sacrifici in una logica di investimento di tipo culturale, tutto questo consente di vivere meglio e anche più a lungo.