
Meno di due settimane fa, Mimmo Pantaleo, segretario generale della Cgil-scuola, aveva salutato la sentenza n. 7076/2009 del Tar che aveva ridimensionato il ruolo dei docenti di religione cattolica, dichiarando che si tratta di “Una sentenza importante che riconferma la laicità come valore fondamentale della scuola italiana. Una sentenza che apre una fase importante per ricollocare la laicità nella scuola che cambia, ha un peso politico importante. La scelta di frequentare l’ora di religione cattolica è per l’appunto una scelta, non un’imposizione e tantomeno può essere valutata come credito“.
Ora, davanti al Regolamento sulla valutazione che riconferma quanto il Tar aveva annullato, dichiara: “Siamo di fronte alla violazione dei principi e dei valori costituzionali, a partire dalla laicità, e questo non può essere tollerato in un Paese democratico.
Occorre, perciò, una forte risposta morale e civile alla deriva autoritaria che calpesta i diritti fondamentali delle persone.
Pantaleo se la prende poi con il ministro Gelmini che, a suo dire, “ritiene di potere ignorare le leggi promulgando regolamenti già in vigore da due mesi e discrimina coloro i quali non si avvalgono dell’ora di religione.”
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