Fuga di cervelli, Confindustria: ‘Giovani che vanno all’estero costano 14 miliardi l’anno’

La fuga dei giovani all’estero, legata alla mancanza di lavoro, costa all’Italia un punto di Pil all’anno, circa 14 miliardi di euro. Lo sottolinea il Centro Studi di Confindustria negli Scenari economici presenti oggi.

Dal 2008 al 2015 hanno spostato la residenza all’estero 509mila italiani: di questi, circa 260mila avevano tra i 15 e i 39 anni, il 51% del totale degli emigrati. Considerando che la spesa familiare per la crescita e l’educazione di un figlio, dalla nascita ai 25 anni, può essere stimata attorno ai 165 mila euro, è come se l’Italia, con l’emigrazione dei giovani, in questi anni avesse perso 42,8 miliardi di euro di investimenti in capitale umano.

Per il solo 2015, con un picco di oltre 51mila emigrati under 40 (dai 21mila del 2008), la perdita si aggira sugli 8,4 miliardi. A questi va aggiunta la perdita associata alla spesa sostenuta dallo Stato per la formazione di quei giovani che hanno lasciato il Paese: 5,6 miliardi se si considera la spesa media per studente dalla scuola primaria fino all’università . In totale 14 miliardi nel 2015.

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