Le Indicazioni Nazionali sottolineano che l’accostarsi in modo attivo e operativo a situazioni o fenomeni oggetto di studio rappresenta il riferimento costante per la didattica della tecnologia in quanto combina la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti originali.
Un laboratorio di ceramica è ben in linea con le Indicazioni, suscita sicuramente interesse negli alunni e consente la coniugazione del sapere, saper fare e del saper essere spesso auspicata.
La proposta didattica va ben oltre la realizzazione di manufatti, essa percorre infatti i nuclei fondanti della disciplina Esigenza-bisogno o Esigenza-problema, Risorsa, Processo, Artefatto, Impatto, Controllo, che hanno orientato la riflessione sulla strutturazione di un curriculum per l’insegnamento della Tecnologia prioritariamente orientato sulle competenze e sulla identità formativa in uscita di uno studente che frequenti studi con tale caratterizzazione.[1]
La metodologia prevede ampio uso di strumenti logici-formativi per la costruzione e l’organizzazione delle conoscenze. Una rubrica valutativa ed un debriefing autovalutativo, posti dopo un compito di realtà, chiudono questa ricca esperienza didattica.
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