In Italia circa una scuola su quattro (il 27,8%) ha spazi dedicati allo sport poco o per niente adeguati mentre 6 scuole su 10 (il 57,9%) giudicano “abbastanza adeguati” gli spazi fisici (il 58,6% nel Lazio), e questa percentuale sale al 37,7% quando si considerano come poco o per nulla adeguati strumenti e attrezzature sportive (stesso valore nel Lazio). È quanto emerge da una ricerca sul mondo dello sport “Lo sport, la scuola e la coesione sociale. Scenari e processi nella Regione Lazio”, condotta dalla Fondazione Censis nel mese di aprile 2014 e che ha coinvolto 2.400 tra Presidi e Direttori didattici.
Considerando poi che l’84,7% dei dirigenti scolastici è chiamato a gestire più strutture e edifici – si legge nella ricerca presentata oggi nella sede del Consiglio Regionale del Lazio – colpisce il dato del 66,7% delle scuole che presenta una significativa differenza tra le dotazioni sportive dei diversi edifici di cui si compone il medesimo Istituto (il 61,9% nel Lazio) segno di una disomogeneità interna e di una importante pista di lavoro per l’ottimizzazione nell’uso degli impianti scolastici. Per il Censis è significativo il fatto che in 4 scuole su 10 (il 39,7%) distribuite su più edifici vi siano sedi prive completamente di strutture o impianti da dedicare all’attività sportiva (il 37,8% nel Lazio). Nonostante una significativa difficoltà di infrastrutture le scuole dedicano nella maggior parte dei casi attenzione alla organizzazione di attività sportive extracurriculari (avviamento alla pratica sportiva, campionati studenteschi…) che vedono coinvolte il 90,2% delle scuole (il 90,3% nel Lazio) pur dovendo registrare il fatto che nel 57,4% dei casi queste attività non vedono il coinvolgimento né di altri docenti oltre a quelli di altre materie né dei genitori o di altri esterni (il 59% nel Lazio).
Nel corso degli ultimi 5 anni solo il 13,1% delle scuole italiane (il 14,0% nel Lazio) ha ricevuto aiuti finanziari o sponsorizzazioni di altro genere per la realizzazione di attività sportive all’interno della scuola; segno di una difficoltà strutturale nella partecipazione esterna. I pochi a dare supporto sono le Associazioni sportive (nel 55,0% dei casi; il 65,4% nel Lazio), gli enti locali (il 43% dei casi, il 42,3% nel Lazio) o i privati (il 18,8%, nel Lazio il 26,9%).
Nell’ambito di progetti di educazione sportiva infine le scuole indicano che gli piacerebbe molto coinvolgere come modello positivo un atleta (nel 70,4% dei casi, nel Lazio il 79,2%); un allenatore (nel 46,2% dei casi, nel Lazio il 46,6%); un arbitro (per il 30,9% dei dirigenti scolastici, nel Lazio il 33,3%); un dirigente sportivo (10,2%, nel Lazio il 9,1%). Segno che anche all’interno della dirigenza scolastica, guardando agli alunni, il modello sportivo è prevalentemente orientato all’attività agonistica.
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